Il problema della raccolta dei rifiuti pare non trovare soluzione. Non solo a Roma, ma in ogni parte d’Italia. Colpa, sicuramente, dell’inciviltà di troppi cittadini che buttano immondizia dove fa più comodo. Per non parlare delle aziende che si rivolgono alla criminalità organizzata per smaltire rifiuti tossici. Ma, poi, esistono problemi di organizzazione del lavoro dei netturbini, esistono comportamenti inaccettabili da parte dei lavoratori.
E, al di là di tutto, esistono le genialate – costosissime – di sindaci ed assessori. Come quelli che hanno piazzato, in città e paesi, i contenitori di immondizia che si aprono solo con la tessera nominale. L’obiettivo è quello di responsabilizzare il cittadino, invitato a rispettare con attenzione le regole per la differenziazione dei rifiuti. Grande idea: ciascuno può gettare i rifiuti esclusivamente nel proprio quartiere. E se uno “straniero” si trova a passare per sbaglio in un quartiere diverso dal proprio, nel caso si ritrovasse con dei rifiuti tra le mani dovrebbe salire sugli autobus con sacchetti maleodoranti per raggiungere la propria zona di abitazione.
Ovviamente il cittadino di altri quartieri si guarda bene da seguire simili ordini e, immancabilmente, lascia i rifiuti a fianco dei cassonetti del quartiere in cui si trova. Non è solo una questione urbana. La stessa geniale idea l’hanno avuta gli amministratori di alcune località turistiche. Con la tessera per aprire i cassonetti distribuita solo ai residenti. Così i turisti o abbandonano i rifiuti dove capita o, come pretenderebbero gli amministratori, se li riportano in città con due o tre ore di viaggio tra il profumo dei rifiuti. Oppure per la gita successiva scelgono una meta diversa.
A Torino, rendendosi conto dei disagi, hanno pensato di lasciare che i cassonetti si possano aprire anche senza tessera. La situazione estetica ed igienica è migliorata. Ma la spesa per acquistare e collocare i cassonetti “intelligenti” e per le tessere distribuite ai residenti è stata ingente. Peccato si sia rivelata del tutto inutile. E nessuno rimborserà i cittadini contribuenti.