Nunzia Catalfo chi? Tra il nulla cosmico che caratterizza il governo degli Incapaci spicca senza dubbio il pressoché inesistente ministro del Lavoro. Lavoro eliminato, soprattutto. Considerando non solo i risultati ma anche l’impegno del ministro, qualcuno si è chiesto a cosa serva. Errore! La scelta di una poltrona per Catalfo è utilissima per dimostrare che chiunque può aspirare alle posizioni di vertice pur in mancanza di competenze.
Aziende che chiudono per crisi, e lasciano a casa i lavoratori. Aziende che chiudono per decreto del lìder minimo, e lasciano a casa un esercito di lavoratori. E Catalfo? Muta. Chissà se è merito suo che intere categorie siano state dimenticate dai “ristori” annunciati dal governo. Non che sia un grande problema, dal momento che anche alle categorie inserite sono arrivate le briciole, quando sono arrivate. Ma ora Giuseppi ha assicurato che i soldi arriveranno, prima o poi. Il più rapidamente possibile. Che non vuol dire nulla. Mentre dei soldi dovuti per il passato non si ha più notizia.
Il governo degli Incapaci ha fatto confusione tra i renitenti alla vanga, da mantenere perché non hanno voglia di alzarsi dal divano, ed i lavoratori confinati agli arresti domiciliari perché il governo non è stato in grado di creare le condizioni per continuare a lavorare senza contagiarsi. Dimenticando, tra l’altro, che i renitenti alla vanga hanno uno stile di vita impostato sul modesto reddito di cittadinanza mentre i lavoratori hanno da affrontare le spese per il mutuo, per mantenere una famiglia, per far studiare i figli.
In teoria Catalfo avrebbe dovuto spiegare la differenza. Non lo ha fatto. Forse era impegnata a nascondersi, come durante le interrogazioni a scuola. Quando chi non era preparato si rifugiava in bagno.
Dove Catalfo deve essere rifugiata da mesi, visto che gli agenti di commercio stanno ancora aspettando la sua firma affinché l’Enasarco possa smobilitare le risorse per pagare gli anticipi del Firr (in pratica il Tfr di altre categorie) agli agenti in difficoltà. Soldi degli agenti, non soldi pubblici, ma serve comunque la firma del ministro.
Ma se questo governo impedisce persino di utilizzare i soldi propri per affrontare l’emergenza, come ci si può illudere che versi rapidamente il denaro pubblico?