Roberto Costantini è ormai un autore di successo. La sua Trilogia del Male, con protagonista Michele Balistreri è stata tradotta in diverse lingue e distribuita in molti paesi compresi gli Stati Uniti. Lo stesso vale per i libri che hanno come protagonista Aba Abate, l’agente dei servizi segreti italiani con nome in codice Ice, che deve barcamenarsi tra una difficile situazione familiare e un marito che non ama, e la sua attività di agente dell’intelligence coinvolta in missioni al limite dell’impossibile.
Dopo i primi tre romanzi dedicati a questo personaggio, ora gli appassionati delle storie costruite da Costantini possono seguire il seguito delle avventure della “donna normale” con il recente “Cenere alla Cenere” (pp. 32 €22,00) pubblicato da Longanesi.
Aba, agente poco allineata e spesso insofferente alla rigida disciplina dei servizi, deve fare i conti con una situazione che l’ha portata (in un precedente romanzo) a un passo dalla galera con un’accusa di tradimento. Solo la sua riconosciuta abilità nel lavoro e il fatto di avere qualche amico nella struttura di vertice, le ha consentito di scampare il peggio. Degradata a un ruolo di passacarte non si rassegna e si troverà ben presto al centro di un intrigo internazionale dai risvolti assai pericolosi per sé e per l’intero Occidente. Contemporaneamente si trova a dover fare i conti con due figli che non sopportano il fatto che lei si sia separata dal marito, e con quest’ultimo che vorrebbe tornare con lei. Una situazione molto intricata che, secondo il cliché dei romanzi precedenti, non mancherà (per usare un trito luogo comune) di inchiodare il lettore alla poltrona.
Per di più, in questo nuovo romanzo, riappare tra le righe la figura dello stesso Mike Balistreri, il che trasforma “Cenere alla Cenere” nel settimo capitolo di un’autentica saga narrativa. Naturalmente questo thriller può essere letto anche singolarmente: ma se non conoscete i capitoli precedenti vi consigliamo di armarvi di pazienza e cominciare da quel “Tu sei il Male” uscito nel 2011, per poi proseguire con gli altri.
Costantini è ormai un maestro del genere. Si destreggia con mano ferma nel costruire trame complesse ma intriganti, che riescono a soddisfare sia gli amanti della suspense che coloro che vogliono intrattenersi con storie scritte bene e che abbiano qualcosa di interessante da comunicare.
Rincresce soltanto che in quest’ultima sua fatica siano presenti alcuni cedimenti all’ideologia woke e lgbtq. Ma si sa: oggi come oggi il politicamente corretto è diventato un elemento assolutamente indispensabile se si vuole che le case editrici inseriscano un nuovo racconto all’interno dei loro cataloghi. Non tanto in Italia, dove per fortuna ciò non rappresenta ancora una discriminante, ma soprattutto negli USA, dove se vuoi fare un film, una serie televisiva, o pubblicare un libro, è obbligatorio inserire elementi woke pena l’emarginazione. E visto che l’editore americano di Costantini avrà già prenotato il seguito delle avventure di Aba Abate, ecco che si comprendono alcune concessioni all’omosessualità che erano del tutto assenti nei romanzi precedenti. Concessioni che, per altro, risultano non necessarie per non dire spurie e nulla tolgono o aggiungono alla linearità della vicenda narrata.
Detto ciò, con questo nuovo lavoro Costantini si conferma un autore di razza, che merita ampiamente il successo che è riuscito a conquistarsi a livello nazionale e internazionale.