Ci sono, a volte, scoperte davvero sorprendenti. I media di servizio, ad esempio, hanno scoperto che la Dad, la didattica a distanza, non funziona. Carramba che sorpresa! Eppure sarebbe stato sufficiente fare due domande ai propri figli studenti, chiedere a qualche conoscente con figli in età scolare. Macché. Fedeli alla linea di non fornire una sola notizia non approvata dal ministero della censura e della disinformazione, i giornalisti sono andati avanti per mesi e mesi a raccontare quanto fosse bella ed utile la Dad.
Qualcuno magari ricorda anche le dichiarazioni ufficiali di chi magnificava la didattica a distanza sostenendo che, in futuro, si sarebbe dovuta utilizzare in alternanza con la didattica in presenza. Anche dopo il ritorno ad una parvenza di normalità.
Ora, però, sono arrivati quei cattivoni dell’Invalsi a rovinare tutto. Sostengono, i cattivi, che i ragazzi non sono adeguatamente preparati. Ma va? Pessimi in italiano, pessimi in matematica. Un futuro brillante si prospetta per l’Italia con i maturati in tempo di Dad. Soprattutto se si considera che, sempre Invalsi, aveva ammonito negli anni precedenti a proposito della scarsa preparazione dei ragazzi italiani rispetto ai coetanei europei.
Dunque i conigli in cattedra sono riusciti, con la complicità della banda Speranza, a peggiorare ulteriormente una realtà già disastrosa. Un risultato alla portata di pochi, indubbiamente. Ma ora si cambia. Si torna in classe. Non a caso tutte le grandi città stanno potenziando il servizio di trasporto pubblico per garantire i viaggi degli studenti. Non se ne accorge nessuno, ma sicuramente gli amministratori locali stanno lavorando in tal senso.
Esisterebbe, poi, un altro piccolo problema: se la preparazione pre Covid era un disastro al di fuori delle province di Trento e Bolzano, forse il problema non era legato alla Dad ma ai docenti, alle famiglie, ai giovani stessi. Ed aver obbligato i ragazzi a star sdraiati sul divano per la felicità dei delatori da poggiolo, forse non è stato particolarmente formativo.
2 commenti
Da un governo composto soprattutto da parlamentari e ministri ignoranti che conoscono neppure la geografia e non sanno coniugare i verbi, non si può pretendere che sappiano gestire la scuola.
Questi incompetenti hanno sprecato molti milioni di euro per l’acquisto di inutili banchi con le rotelle.
HANNO VOLUTO DIMOSTRARE LA LORO INCAPACITA’ E LA LORO TOTALE INAFFIDABILITA’
Abbiamo bisogno di favorire la scuola privata che ha sempre dimostrato di possedere le migliori caratteristiche, essendo in grado di istruire i ragazzi nel modo più efficace
La scuola pubblica va riformata semplificando i programmi e pertanto vanno eliminate le materie inutili che fanno solo perdere tempo.
La cultura deve basarsi su materie scientifiche aggiornate dove lo sviluppo tecnologico permetta di acquisire la mentalità moderna adatta ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Occorre scegliere meglio gli insegnati e quando dimostrano di essere incapaci vanno licenziati, solo le persone preparate devono educare i giovani.