È andata male agli atlantisti. La Slovacchia ha votato ed a vincere le elezioni è stato Robert Fico, nulla da spartire con il dimenticabile e dimenticato esponente dei pentastellati italiani. Il suo partito ha ottenuto più del 23% dei voti, precedendo di 5 punti i centristi con velleità di maggiordomi di Biden. Tra l’altro l’affluenza alle urne è stata la più alta negli ultimi 20 anni. E Fico, nel primo discorso dopo il successo, ha già detto che si opporrà a qualsiasi ulteriore aiuto militare alla cricca di Kiev. Mentre non ha fatto mancare critiche a Unione europea e Nato.
Non sarà comunque facilissimo mettere insieme una coalizione che abbia la maggioranza dei seggi in parlamento, anche se il terzo classificato, Pellegrini, ha già offerto la collaborazione. Bisognerà però vedere su quali basi. Ed a loro potrebbero aggiungersi i pochi parlamentari dell’estrema destra, nell’ennesima riedizione di un’alleanza rossobruna che tanto spaventa i servitori di RimbanBiden in ogni parte d’Europa.
Anche perché Fico non ha nascosto, in campagna elettorale, la sua avversione non solo all’invio di armi a Kiev, ma anche nei confronti delle sanzioni contro Mosca. E gli sciuscià atlantisti ora si spaventano per la possibile creazione di un asse tra Slovacchia ed Ungheria che rappresenterebbe un problema rilevante per Bruxelles. Proprio per le teoriche differenze ideologiche tra Fico ed Orban ma che vengono superate di fronte alla comune volontà di difesa dei rispettivi popoli dall’arroganza di Washington e dal servilismo dei maggiordomi europei.