Che fine hanno fatto gli accordi economici collettivi, AA.EE.CC.? Eppure rappresentano quel complesso di regole e norme che disciplinano l’attività dell’agente di commercio, le indennità di fine rapporto, e le relazioni comportamentali con le case mandanti.
“L’A.E.C. del settore commercio – spiega Giovanni Di Pietro, presidente Usarci – è fermo al palo, è ormai scaduto da oltre 10 anni nonostante i grandi cambiamenti della distribuzione, dall’incremento sempre maggiore dell’e-commerce, dal rapporto sempre più conflittuale tra agenti e case mandanti”. “Nonostante tutto ciò – prosegue – sono ancora in vigore condizioni aberranti per la categoria. Basti pensare alla facoltà per le case mandanti di poter variare insindacabilmente, e senza alcuna giustificazione, il contenuto economico del contratto, riducendo fino al 20% le provvigioni che l’agente avrebbe percepito nell’anno precedente e senza che il lavoratore possa eccepire alcunché”.
Ma è accettabile una situazione di questo tipo?
“Questa è una condizione illogica, irrazionale, inconcepibile, che viene molto spesso usata come condizione per far si che l’agente sia costretto a risolvere volontariamente il contratto perdendo così tutte le indennità ad eccezione del Firr, con la speranza che sia stato versato all’Enasarco”.
Una anomalia assurda “Non esiste – assicura Di Pietro – nessuna altra tipologia di lavoratori che sia sottoposta ad un simile balzello senza che l’agente possa eccepire e rivendicare alcunché.
Tutto ciò accade all’agente di Commercio che rappresenta aziende non produttrici, aziende che commercializzano i loro prodotti.
Ciò è una vera e propria oscenità, nessuno potrebbe arrogarsi il diritto di modificare unilateralmente un contratto di lavoro”.
Si potrebbe però obiettare che l’agente non è un salariato, non è un lavoratore dipendente, ma un lavoratore autonomo.
“Tutto giusto, ma come classifichereste un lavoratore che troppo spesso si trova in una condizione peggiore di un dipendente, ed a cui viene imposto il monomandato anche se il contratto prevede il plurimandato, che è costretto a rapportini giornalieri, cosa peraltro vietata dalle norme, ad effettuare visite preordinate, a servirsi di un CRM, programma gestionale fornito dall’azienda, che lo controlla passo dopo passo, oltre ad imporre condizioni economiche che non consentono di percepire somme che superino le 30 mila euro lordi l’anno, somma che detratte spese e tasse non raggiungono le 10 mila euro nette? Tutto ciò ha un solo nome: sfruttamento”.
E’ pur vero che anche l’AEC del settore industriale è ormai scaduto da cinque anni, e non vi è alcun sentore circa l’inizio delle trattative per il rinnovo, “ma almeno questo limita la variazione insindacabile al 5% del valore delle provvigioni, anche se questa percentuale è tutt’altro che insignificante”.
Ma di fronte agli accordi scaduti non succede nulla?
“Negli ultimi due anni vi sono stati solo incontri intersindacali tra le associazioni di sola parte agente, nessun approccio con le controparti, e tutto ciò è stato giustificato delle note vicissitudini Enasarco, traversie che meriterebbero un libro a parte, ma ora che sembrerebbe ahimè tutto definito all’interno della fondazione, cosa si attende? Qual è oggi la motivazione che ostacolerebbe la ripresa delle trattative?”.
Non c’è una mobilitazione di tutti i sindacati?
“Non di tutti. Ma è ammissibile che alcuni sindacati o associazioni di categoria si professino difensori degli agenti mentre tacciono su tali argomenti, non profferiscono parola per la ripresa delle trattative? Qual è il loro timore? Dov’è finita la tutela della categoria da parte di queste associazioni?”.
13 commenti
ci sono tante variazioni da portare.
cosa aspettate Voi sindacati.
continuo a sentirmi dire: “ci stiamo lavorando”
il tempo passa e noi subiamo…..
visto che per lei è molto facile ottenere le giuste rivendicazioni, percheè non viene a darci una mano, ne saremo felici ed onorati. A proposito, a quale sindacato aderisce?
Qua do ho iniziato la professione nel 1987, con le difficoltà di tutti, ed i pesanti investimenti iniziali prima di iniziare a staccare le prime fatture, avevi un riscontro economico e la gratitudine delle aziende che ti ringraziavano e ti premiavano per il lavoro svolto ed il conseguente fatturato che creavi.
Oggi dalle aziende siamo solo sfruttati per entrare nel mercato a nostre spese, e per poi continuare a fatturare con gli E commerce, arrivando ai clienti con CRM e mezzi simili, obbligandoci ad usarli con ricatti morali e scritti….
Siamo passati da figure necessarie per le aziende, a figure ingombranti da sfruttare e poi disdettare o peggio a farti mollare così da non pagarti nemmeno le indennità.
Ma perché i dipendenti anche se si licenziano non perdono la liquidazione, e per noi questo non è mai stato possibile?
Non sarebbe ora di tutelarci anche sotto questo aspetto?
È brutto ammetterlo ma siamo diventati carne da macello.
Le sue considerazioni rappresentano lo specchio della realtà, Sappiamo che la situazione è ormai insostenibile, Ma negli anni la categoria invece di rafforzare il sindacato lo ha nindebolito, si è ulteriormente disunito , e ottenere dalle contropartin delle migliorie , e ce ne sono state, è veramente dura. sìSe gli agenti continuano a fare i cani sciolti, sarà sempre più dura. Poi, ma perchè guardiamo sempre chi sta prggiomdi noi? guardiamo in alto è meglio. I dipendenti hanno il tfr che è legegrmente più alto del nostro FIRR, ma il preavviso di un dipendente è di 8 giorni, l’agente ha minimo tre mesi e fino ad 8 mesi, Ritengo che ciò sia un vantaggio colossale .
Con gli A.E.C. siamo all’età della pietra, si potrebbe denunciare il tutto alla corte dei diritti umani, vi sono aspetti aberranti ancora consentiti, un lungo elenco, tutto da rifare. Ma sono anni che si parla e parla, e fatti nulla. Comandano le mandanti punto e basta!
La corte dei diritti umani? non scherziamo. Se le mandanti, come dice lei comendano, non è forse perchè gli agenti sono troppo individualisti? Se domani si organizzasse uno sciopero, lei parteciperebbe?
Concordo a pieno con Francesco.
Oggi il nostro primo concorrente è la nostra mandante, l’e-commerce si è evoluto mentre le norme che regolano la nostra professione no.
Non mi sono mai paragonato ad un lavoratore subordinato, noi siamo autonomi e tali dovremmo rimanere, ciò nonostante se le aziende mettono a disposizione degli strumenti (ad esempio CRM) non vedo perché non sfruttarli fintantoché rendono il nostro lavoro più snello.
La vendita non si improvvisa.
Certo oggi in molti settori il cliente è molto più autonomo ma in molti altri no, ed è proprio lì che il nostro ruolo è fondamentale.
Vendere vuol dire far fare qualcosa a qualcuno che altrimenti senza il nostro intervento non avrebbe fatto, per questo non saremo mai rimpiazzati.
Non si può perdere tutto se decidiamo di lasciare la ditta. Uno dopo 15/20/25 deve aver il diritto di poter cambiare lavoro e incassare i sacrifici fatti.
Dovremmo essere tutelati meglio, ricordo che siamo tra i contribuienti più regolari e sicuri D’ITALIA, con evasione fiscale pare a zero.
Condivido quasi integralmente il supo pensiero, ma dimentica una cosa. Le nostre mandanti sono quasi tutte aderenti alle loro organizzazioni sindacali (confindustria, Confcommercio, Confesercenti, confapi ed altre, mentre l’agente si rivolge al sindacato solo quando ha qualche problema. E’ difficile difendere la categoriamin queste condizioni, eppure abbiamo ottenuto dei grossi risultati. Ma c’è molto da fare con il contributo degli agenti.
non è cambiando le norme contrattuali che si risolveranno i problemi tra agente e mandante. Il vero problema attuale è che la situazione economica in Italia è diventata la peggiore di sempre. Nel dopoguerra vi sono stati momenti felici in cui il fatturato aumentava ogni anno. Quindi le provvigioni erano sicure e molto sostanziose. Ci sono stati molti anni in cui erano le mandanti a cercare gli agenti ed erano disposte a tutto per riuscire ad acquisire una persona valida e ben introdotta. Davano rimborsi spese e premi al raggiungimento delle quote di incremento od al superamento delle gare. QUESTA è LA REALTA’ CHE MOLTI NON VOGLIONO ACCETTARE.
In Italia gli ultimi governi con parlamentari di sinistra ignoranti ed incompetenti hanno reso tutti poveri ed è scomparsa la borghesia medio ricca che spendeva con facilità. Adesso la povertà e diventata endemica ed Reddito di Cittadinanza è l’idiozia che pianifica la povertà degli italiani
non è cambiando le norme contrattuali che si risolveranno i problemi tra agente e mandante. Il vero problema attuale è che la situazione economica in Italia è diventata la peggiore di sempre. Nel dopoguerra vi sono stati momenti felici in cui il fatturato aumentava ogni anno. Quindi le provvigioni erano sicure e molto sostanziose. Ci sono stati molti anni in cui erano le mandanti a cercare gli agenti ed erano disposte a tutto per riuscire ad acquisire una persona valida e ben introdotta. Davano rimborsi spese e premi al raggiungimento delle quote di incremento od al superamento delle gare. QUESTA è LA REALTA’ CHE MOLTI NON VOGLIONO ACCETTARE.
In Italia gli ultimi governi con parlamentari di sinistra ignoranti ed incompetenti hanno reso tutti poveri ed è scomparsa la borghesia medio ricca che spendeva con facilità. Adesso la povertà e diventata endemica ed Reddito di Cittadinanza è l’idiozia che pianifica la povertà degli italiani
Speriamo che adesso con la MELONI ci sia un cambiamento e si possa tornare a lavorare con una certezza economica e che vengano tagliate le troppe TASSE.
non è cambiando le norme contrattuali che si risolveranno i problemi tra agente e mandante. Il vero problema attuale è che la situazione economica in Italia è diventata la peggiore di sempre. Nel dopoguerra vi sono stati momenti felici in cui il fatturato aumentava ogni anno. Quindi le provvigioni erano sicure e molto sostanziose. Ci sono stati molti anni in cui erano le mandanti a cercare gli agenti ed erano disposte a tutto per riuscire ad acquisire una persona valida e ben introdotta. Davano rimborsi spese e premi al raggiungimento delle quote di incremento od al superamento delle gare. QUESTA è LA REALTA’ CHE MOLTI NON VOGLIONO ACCETTARE.
In Italia gli ultimi governi con parlamentari di sinistra ignoranti ed incompetenti hanno reso tutti poveri ed è scomparsa la borghesia medio ricca che spendeva con facilità. Adesso la povertà e diventata endemica ed Reddito di Cittadinanza è l’idiozia che pianifica la povertà degli italiani
Speriamo che adesso con la MELONI ci sia un cambiamento e si possa tornare a lavorare con una certezza economica e che vengano tagliate le troppe TASSE.
Non sognate che i sindacati, modificando le normaecontrattuali, possano fare diventare ricchi gli agenti di commercio!!!!
non è cambiando le norme contrattuali che si risolveranno i problemi tra agente e mandante. Il vero problema attuale è che la situazione economica in Italia è diventata la peggiore di sempre. Nel dopoguerra vi sono stati momenti felici in cui il fatturato aumentava ogni anno. Quindi le provvigioni erano sicure e molto sostanziose. Ci sono stati molti anni in cui erano le mandanti a cercare gli agenti ed erano disposte a tutto per riuscire ad acquisire una persona valida e ben introdotta. Davano rimborsi spese e premi al raggiungimento delle quote di incremento od al superamento delle gare. QUESTA è LA REALTA’ CHE MOLTI NON VOGLIONO ACCETTARE.
In Italia gli ultimi governi con parlamentari di sinistra ignoranti ed incompetenti hanno reso tutti poveri ed è scomparsa la borghesia medio ricca che spendeva con facilità. Adesso la povertà e diventata endemica ed Reddito di Cittadinanza è l’idiozia che pianifica la povertà degli italiani
Speriamo che adesso con la MELONI ci sia un cambiamento e si possa tornare a lavorare con una certezza economica e che vengano tagliate le troppe TASSE.
Non sognate che i sindacati, modificando le norme contrattuali, possano fare diventare ricchi gli agenti di commercio!!!!