Dalla primavera i cartelloni pubblicitari di Torino mostrano uno slogan bianco, blu e giallo: Sì TAV, Sì Lavoro. Si tratta della candidatura a sindaco per le elezioni amministrative di Torino 2021 di Bartolomeo Giachino, noto ai più come Mino Giachino. La lista nasce inizialmente come una candidatura autonoma, raccogliendo anche il sostegno della “Lista Sgarbi Rinascimento”. A inizio agosto, tuttavia, Giachino, con la lista Sì TAV Sì Lavoro, decide di supportare la candidatura di Paolo Damilano, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo.
La storia di Bartolomeo “Mino” Giachino
La storia politica di Giachino affonda le sue radici indietro nel tempo. Il leader dei Sì TAV ha infatti ricoperto, nel corso della sua carriera, numerosi ruoli di rilievo a livello ministeriale e manageriale.
Nato a Canale (CN) nel 1945, è stato nel c.d.a. della Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco, membro del CNEL, dirigente nella Finanziaria E. Breda, presidente di SAIMARE S.p.A di Genova, per citare solo alcuni dei ruoli ricoperti.
A livello politico, ha svolto le seguenti funzioni:
- Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011
- Presidente della Consulta Generale per l’autotrasporto e per la logistica dal 2009 al 2012
- Dal maggio 2013 al 28 novembre 2013 è stato Consigliere del Ministro dei Trasporti Lupi.
Mino Giachino e Torino
Mino Giachino vive a Torino e ha dedicato alla città gran parte del suo impegno politico. Fondando nel 2016 l’associazione Sì Lavoro, si è da sempre speso per un incremento dell’economia torinese. La sua idea vede come centrali le grandi opere.
In particolare la realizzazione della TAV, nel tratto Torino-Lione, è visto da Giachino come uno step essenziale per rilanciare il capoluogo piemontese. Secondo Giachino, infatti, la realizzazione della linea consentirebbe a Torino e al Piemonte di diventare un asse centrale nei trasporti e nel commercio europei.
Il programma di Mino Giachino come candidato sindaco a Torino 2021
Secondo il Corriere della Sera ormai il Triangolo industriale è formato da Lombardia, Veneto e Emilia. Chi si occupa di logistica sa bene che i traffici da e verso i porti arrivano in gran parte da quelle regioni perché l’industria nel Centro Est del nostro Paese si è rinnovata di più.La stagnazione e il pesante effetto del COVID sta pesando tantissimo sulle aziende piemontesi e sui piemontesi non garantiti che ormai superano il 50% della popolazione. Mentre i super garantiti fanno a chi arriva prima a lodare i candidati dei due maggiori schieramenti, nessuno che dica come rilanciare la prima Capitale italiana ,che nonostante il lavoro di tutti coloro che hanno amministrato Torino e il Piemonte negli ultimi vent’anni, oggi non ha prospettive certe, anzi come dice Aldo Cazzullo non sa più cosa è.
Come spiega lo stesso Giachino, con queste parole tratte dal suo sito, l’economia torinese si è fermata e serve agire affinché si rilanci. Come fare? La risposta di Giachino è semplice: completando la TAV. L’alta velocità porterebbe infatti, secondo il candidato sindaco, a nuovi transiti economici e commerciali, con conseguenti afflussi di ricchezza e benessere per tutta la popolazione.
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