Paolo Damilano, candidato sindaco della destra alle elezioni comunali di Torino 2021, è un imprenditore con un curriculum tutto al piemontese. Dal 1997 è alla guida della Cantina Damilano di Barolo insieme ai fratelli. Inoltre, si occupa anche del mercato delle acque minerali, come Sparea e Valmora, con l’azienda Pontevecchio.
Ma il suo impegno non finisce qui: ha contribuito a far rivivere dei marchi che hanno creato l’identità di Torino, come il Pastificio Defilippis, uno dei più antichi pastifici d’Italia, e il Bar Zucca, che per più di cinquant’anni è stato un punto di ritrovo per i torinesi. Dal 2013, all’interno della Cantina Damilano, è stato aperto un ristorante stellato: il Massimo Camia Ristorante.
Nonostante la sua passione per il Piemonte, uno sguardo oltre oceano non poteva mancare: dal 2013, infatti, ricopre il ruolo di vicepresidente in Vias Imports, una società americana di importazione specializzata in cantine italiane di alta qualità con sede a New York.

Le attività di Damilano non si limitano, tuttavia, alla ristorazione. Infatti fu presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino dal 2013 al 2018 e, sempre nel 2013, fu eletto presidente della Piemonte Film Commission.
Un candidato sindaco, si può dire, con un occhio di riguardo per la ristorazione e lo spettacolo, due dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia da COVID-19. COVID-19 a cui, peraltro, lo stesso imprenditore è risultato positivo il 7 marzo.
Paolo Damilano e la promozione del territorio piemontese
Paolo Damilano sarà il candidato sindaco del Centrodestra. L’appoggio della Lega era scontato dal momento che Matteo Salvini lo ha incontrato più volte per convincerlo, mentre Forza Italia ha mostrato qualche riserva. L’appoggio arriva anche da Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte dal 2019. Cirio lo definisce una persona straordinaria e internazionale, caratteristiche di cui sicuramente Torino ha bisogno.
In ragione delle sue esperienze imprenditoriali nel mondo della ristorazione e dei ruoli ricoperti nel mondo della cultura torinese, il suo programma presta particolare attenzione alle categorie dei ristoratori, dei commercianti, dei gestori degli impianti sciistici. Categorie con cui ha iniziato subito a mettersi in contatto e lavorare in vista del voto.
A proposito di impianti sciistici, nel commentare il divieto di riaprire gli impianti a dodici ore dalla loro riapertura, chiese un maggiore rispetto per coloro che lavorano. In questo modo, il candidato sottolinea chiaramente il suo appoggio alle categorie maggiormente svantaggiate a causa dalla pandemia.
Se è vero che il curriculum di Damilano è tutto piemontese, è anche vero che il candidato sindaco sa dove guardare per far “ripartire” Torino. Damilano afferma, infatti, che l’alleanza con Milano e la Lombardia sia l’occasione per Torino di ripartire. Questo anche in ragione del peso sempre maggiore che Milano e Lombardia in generale rivestono nei progetti condivisi con il Piemonte.
Ho deciso di mettermi al servizio della nostra Torino e di candidarmi a sindaco con un progetto civico e con una squadra che cresce di giorno in giorno e aperta a chi crede nel futuro e nel cambiamento. Una sfida da cittadino per la sua città, per restituire a Torino, la nostra Torino, quanto ho ricevuto in questi anni.
4 commenti
Caro Paolo,
mi rincresce dell’incomprensione di questa mattina. Dopo la lettura dell’articolo qui sopra riportato mi sembrava che la tua figura ne uscisse sminuita anche perchè nello scritto secondo me, non si da risalto alle tue capacità intellettuali e operative in un modo completo.
Da parte mia, conoscendoti per cosa sei e cosa vali, ho trovato limitativo il volerti presentare come il re del vino e dell’aspetto gastronomico, sfiorando solo invece le tue capacità politiche ed imprenditoriali e nello stesso tempo dando risalto alla non ancora, secondo il testo, raggiunta esistenza di una unità polita di sostegno alla tua candidatura.
Resto in ogni caso a tua disposizione per ogni evenienza e, stai sicuro che, mi darò da fare per la tua meritata vittoria. Con stima ed affetto Marco
Cosa ne pensa il candidato Damilano sulle coppie omosessuali e l’adozione? Spero che comprenda che non è importante il corpo dove ogni anima risieda ma si concentri sull’amore delle anime e non dei corpi
giusto pensare alla ristorazione e al mondo legato ad essa… ma a torino abbiamo un’azienda fiore all’occhiello dell’italia.. la Thales Alenia Space… dia risalto anche a lei e attuterà le altre piccole medie imprese… torino ha bisogno di ripartire e di non essere seconda a Milano..
Volevo sapere se lei ha qualche progetto che riguardi il nostro bellissimo Po
Sono anni e anni che nessuno si occupa di lui, di pulirlo , di pulirne le sponde, e dove possibile attrezzarle con sdraio e pedalò , e qualche chiosco qua e là
Se si studiasse un piano di riqualificazione potrebbe dare lavoro a parecchia gente e essere un gioiello che viene riscoperto