In questa pandemia ci spetta un triste primato. L’Italia è prima al mondo per numero di morti dovuti al Covid-19 rispetto agli abitanti. Il nostro Paese ha superato la Gran Bretagna per numero di decessi per Covid-19.
Il tutto emerge da uno studio della Johns Hopkins University che rivela che siamo primi al mondo: 111,23 decessi ogni 100 mila abitanti. Per i decessi rispetto ai contagiati il nostro Paese è terzo con il 3,5%, preceduto solo da Iran e Messico.
L’Italia è stata il primo Paese occidentale ad essere travolto dal Covid-19 e, dopo aver sofferto un’impennata di decessi in primavera, aveva portato l’infezione sotto controllo ma non ha usato quel vantaggio. Non ne esiste una sola causa di questa situazione, ma sicuramente molto si deve all’anzianità della popolazione, concordano gli esperti.
Il virologo Crisanti, professore di microbiologia dell’Università di Padova, fu deriso quando lanciò l’allarme in vista di una terza ondata della pandemia dopo le feste di Natale. “Prima che il vaccino abbia effetto – ha spiegato – passeranno mesi, ci attende un inverno preoccupante. L’Italia alla fine della prossima settimana sarà il paese con più morti in Europa, non è qualcosa di cui essere orgogliosi. Natale, con scuole chiuse e fabbriche a ritmo ridotto, va sfruttato per ridurre i contagi. La terza ondata è una certezza in questa situazione, non c’è bisogno di previsioni”.
È un emittente americana, Abc News, a commentare lo sconcertante primato. “L’Italia aveva quindi il vantaggio del tempo e dell’esperienza nella ripresa autunnale, perché era dietro a Spagna, Francia e Germania nella registrazione di nuovi focolai di infezione. Eppure, il virus si è diffuso in fretta e ampiamente, e l’Italia ha contato quasi 29mila morti dal 1 settembre”.
Il ministro della salute Speranza, si giustifica ribadendo di approfondire un elemento che riguarda l’anzianità della popolazione, unita al suo livello di salute. Sotto il primo aspetto, il 22,8% della popolazione italiana è composta over 65, secondo Eurostat, mentre l’aspettativa di vita raggiunge gli 83 anni. Anche se in Italia si vive a lungo, gli anziani convivono molto spesso con problemi di salute che li esporrebbero alle conseguenze più gravi del coronavirus.
Secondo l’associazione Osservatorio Nazionale il 71% degli over 65 ha almeno due problematiche di salute sottostanti e quasi la metà degli individui in questa fascia d’età prende almeno cinque medicine al giorno.
L’unica certezza è che, questa seconda ondata drammatica ha fatto emergere tutti i ritardi e gli incomprensibili interventi della gestione della pandemia, messa in atto dal governo italiano.