Chivasso, al di fuori del Piemonte, è nota per Pecco Bagnaia (campione del mondo di motociclismo). In passato anche per la Lancia, prima che le menzogne del gruppo Agnelli – “i nuovi stabilimenti del Sud sono aggiuntivi, non sostitutivi” – portassero alla chiusura dello stabilimento chivassese. Ma in città era sorto anche lo stabilimento Gancia, prima del trasferimento a Canelli. Ed è da qui che inizia anche il Canale Cavour. Ora, però, Chivasso vuole legare la propria immagine ai Nocciolini, una specialità della pasticceria locale.
Così la ventisettesima edizione della Festa dei Nocciolini – dal 18 al 24 settembre ma con un’anteprima il 17 – diventa l’occasione per pensare in grande, di puntare ad una crescita che coinvolga altri prodotti. Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio, cita l’esempio di Carmagnola e della festa del peperone. Partita in sordina nella cittadina al confine con la provincia di Cuneo, si è progressivamente sviluppata sino a diventare una manifestazione nazionale.
Chivasso vuole seguirne le orme. E, da porta del Canavese, quest’anno promuoverà il vino Erbaluce di Caluso. Ma pensando già ad una futura collaborazione tra produttori di Nocciolini e le realtà del vermouth e dei liquori. Senza dimenticare le ricadute turistiche della manifestazione che diventa un incentivo per conoscere il territorio. Ovviamente gustando i Nocciolini, minidolci da 1 grammo di peso medio, per una produzione complessiva di oltre 300 quintali.