I cibi più strani del mondo sono tanti e differenti. Le stranezze culinarie in giro per il globo stupiscono, attraggono e, ogni tanto, schifano. Certo, viaggiare e decidere di assaporare il cibo locale per comprendere appieno usi, costumi e tradizioni del luogo è parte integrante del viaggio.
Nel caso in cui voleste essere preparati ad ogni evenienza, ecco qualche stranezza culinaria selezionata per voi. Ce n’è per tutti i gusti!
Cibi più strani del mondo, eccone una selezione
Casu Marzu
Questa pietanza di origine sarda rappresenta un orgoglio nazionale – di stranezza. “Casu Marzu” significa, letteralmente “formaggio marcio” ed altro non è che un pecorino cremoso e piccante. Il marciume si ottiene quando la mosca casearia deposita le proprie uova sul formaggio; queste, una volta diventate larve mangeranno il formaggio. Inutile dire che la vendita di questo formaggio, altresì noto come “formaggio coi vermi” è vietata, perciò potrete acquistarlo solo a contatto diretto con il produttore.
Huitlacoche
Questa prelibatezza, originaria della cucina messicana, denota in realtà delle influenze ispaniche. Di che si tratta? Di un fungo parassita del mais che nasce e cresce tra i granelli delle pannocchie. Questo fungo si utilizza per condire tacos; il suo colore naturale è bianco-grigiastro ma durante la cottura diventa nero.

Fugu
La cucina giapponese ormai è approdata anche in Italia: sushi e sashimi ormai sono apprezzati in tutta la penisola. Il Giappone però, si sa, stupisce sempre in quanto a stravaganza. Il Fugu è un tipo particolare di pesce palla; alcuni dei suoi organi contengono una tossina velenosissima, mortale. Solo degli chef espertissimi possono cimentarsi nella preparazione di questa pietanza, onde evitare l’intossicazione della clientela.
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Balut
Il Balut è una tipica specialità filippina, ma è altrettanto diffuso in paesi del Sud-Est Asiatico. Questa specialità consiste in un uovo di anatra – o in alternativa di gallina – fecondato e bollito. La particolarità di questo piatto sta nel fatto che l’uovo venga cucinato quando l’embrione è quasi completamente formato nel guscio. Solitamente, nelle Filippine si condisce il Balut con sale ed aceto e si gusta passeggiando per strada!
Ragni fritti
Immaginavate che, ad un certo punto della lettura, vi sareste imbattuti nei ragni fritti? Da qualche anno si parla di mangiare insetti ed aracnidi e di integrarli alla nostra alimentazione; altamente proteici, stenteranno comunque ad insinuarsi nella cultura culinaria italiana. Non preoccupatevi dunque! Per potervi imbattere in questa pietanza abbastanza disgustosa, dovrete recarvi in Cambogia o in Thailandia. Solitamente, gli abitanti del posto li allevano e, una volta raggiunta la grandezza desiderata, li impanano nel sale e nello zucchero, li friggono nell’olio e li insaporiscono con l’aglio. Vi è venuta fame? A noi no.

Hákarl
Che lo squalo fosse apprezzato in alcuni paesi del mondo si sapeva, ma avreste mai immaginato una pietanza a base di squalo putrefatto? Beh, è tipica dell’Islanda! Le carni di questo squalo sono velenose da fresche; per questo motivo, una volta abbattuto l’animale, questo si lascia fermentare fino a putrefarsi. La puzza – da quel che si dice – è pazzesca; in ogni caso si tratta di un cibo diffuso in Islanda, quindi potrete trovarlo facilmente.
Uova dei cent’anni
Questa prelibatezza cinese consiste in un uovo di anatra o quaglia conservato in argilla, calce sale e cenere per dei mesi. L’aspetto è quello di un fossile; non particolarmente invitante, insomma. Il tuorlo sarà di un grigio-verde ed il bianco grigio chiaro e gelatinoso. In realtà, sebbene la descrizione non invogli ad assaggiarlo, alcuni amici mi hanno riferito di averlo assaggiato a Torino e di essere rimasti sorpresi dalla sua bontà!

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