Il ministro Saingoleni/Cingolani ha trovato il modo per risolvere il problema del crollo del numero dei lettori dei giornali di regime. Più nessuno li compra? Giovani e meno giovani si informano sui social? Malissimo! I social inquinano, hanno un pesante impatto ambientale e, dunque, devono essere limitati. Oppure eliminati del tutto. Saingoleni in perfetto stile Monti: il grigiocrate aveva chiesto di limitare la libertà di informazione ed il ministro ha individuato la soluzione.
Adesso Saingoleni inviterà Greta, le farà dire le stesse cose, farà in modo che lei inviti i gretini ad informarsi, poco e male, esclusivamente dalle fonti autorizzate dal regime degli oligarchi. Ed il contraddittorio sarà finalmente eliminato, il ministero della Verità non avrà più ostacoli, il Verbo potrà fluire libero e senza che nessuno lo metta in dubbio.
In nome della difesa dell’ambiente, sia chiaro. Per il nostro bene, per il futuro dei nostri figli e delle grandi risorse che prenderanno il posto dei nostri figli. E poi bisogna capirlo, Saingoleni. I social italiani utilizzano ancora quella lingua obsoleta che è, appunto, l’italiano. Le grandi risorse spesso lo parlano poco e male. Dunque, per evitare di far sentire esclusi i nuovi arrivati, è giusto mettere un bavaglio agli interventi che, a volte, sono addirittura scritti nelle diverse lingue della Penisola. Un atteggiamento razzista, a cui metter fine una volta per tutte. E Saingoleni, che preferisce l’inglese, non vede l’ora di eliminare l’italiano. Ancor più se insieme all’italiano si può eliminare anche l’informazione libera.
L’importante è evitare che possa esistere una verità diversa da quella indicata dal regime. Che possano esistere voci critiche, descrizioni della realtà e non delle false immagini sempre meno realistiche, sempre meno veritiere. E allora va bene tutto per censurare il pensiero: i social inquinano, danno spazio alle menzogne, rappresentano un banale bar sport moltiplicato all’infinito, lasciano spazio agli odiatori. Non come i giornali di regime che vengono pubblicati distruggendo montagne di alberi, che spacciano le bugie per l’unica verità ufficiale, che affidano rubriche a nullologi, che ospitano Murgia e Scanzi impegnati ad insultare chiunque non si allinei al loro “non-pensiero”.
La libertà è pericolosa. La verità anche di più. Ed al ministro del bluff fanno paura sia la libertà sia la verità.