Chiunque vorrebbe saper suonare uno strumento musicale. L’ostacolo principale è però il tempo. I troppi impegno sono infatti la ragione per la quale molte persone si trattengono dal dedicarsi alla loro passione musicale. Sorgono spontanee domande tipo: “Quanto tempo serve per imparare a suonare?”. Se pensate di imparare a suonare uno strumento in cinque giorni, lasciate stare. Tuttavia, non è necessario essere nullafacenti o vivere di rendita per dedicarsi a una passione musicale. Basta tanta volontà e mezz’oretta al giorno. Chiaramente più tempo passerete a suonare, prima diventerete delle virtuose o dei virtuosi.
Sciolta la questione sul tempo necessario per suonare uno strumento, passiamo alla domanda principale: quale strumento suonare? Meglio iniziare con la chitarra e incantare gli amici davanti a un falò, o meglio provare con il piano e le sue infinite possibilità? Se non sai che strumento suonare o se vuoi fare un dono e non sai che strumento regalare, ecco l’articolo che fa per te. Nelle prossime righe, infatti, parleremo dei cinque strumenti musicali che puoi iniziare a suonare, ossia:
- Chitarra
- Violino
- Pianoforte
- Basso
- Batteria
Chitarra
La chitarra è forse lo strumento più facile da suonare, nonché il più comune. Abbiamo tutti avuto il compagno o la compagna di classe di bell’aspetto, abili con la chitarra, sempre al centro dell’attenzione e ammirati da tutti. Ma è difficile suonare la chitarra? E poi, quanto costa una chitarra?
Partiamo dalla seconda domanda: una chitarra costa pochissimo. Escludendo gli strumenti di seconda mano, che sono sempre un’ottima soluzione per un principiante, si possono facilmente trovare chitarre che costano meno di 40 euro. Ogni anno circa potrebbe poi essere necessario cambiare le corde, ma anche qui il prezzo è ridotto, sui 10 euro. Ultima spesa possibile è un insegnante; data però l’ampia offerta, una tariffa comune si aggira fra i 10 e i 15 euro.
Il primo ostacolo che il suonatore o la suonatrice di chitarra incontreranno è il dolore alle dita. Se si avrà la forza di resistere, tuttavia, in una ventina di giorni di esercizio con lo strumento si formeranno i primi calli sui polpastrelli e non si avrà più male premendo sulle corde. Per i principianti è poi meglio iniziare con delle corde in nylon, anziché in metallo.
Suonare la chitarra dà soddisfazione? Quanto tempo ci vuole per imparare a suonare bene la chitarra? Si può imparare a suonare la chitarra da autodidatta? Sono tutte domande molto comuni fra chi inizia a strimpellare. Alla prima si risponde brevemente: sì! Suonare la chitarra procura enorme soddisfazione! Si può suonare da soli, con gli amici, si può facilmente portare con sé e il suono è estremamente gradevole. Con un mesetto di pratica, immaginando un impegno di mezz’ora al giorno, si potrà facilmente padroneggiare i pezzi più facili. Per poter dire di suonare davvero bene la chitarra servirà più tempo, ma l’esercizio non sarà noioso. Se vi preoccupate della necessità di un maestro, state sereni: si può facilmente imparare a suonare la chitarra da autodidatta, anche grazie alle migliaia di video e tutorial su YouTube.
Violino
Un tempo il violino era lo strumento più regalato ai bambini che volevano dedicarsi alla musica. Non è infatti particolarmente costoso, soprattutto se ci si limita ai modelli più commerciali, né è scomodo da trasportare. Infine, il violino, essendo di dimensioni ridotte, non occupa spazio in casa – né, in caso di rinuncia, in cantina.
Il grosso ostacolo che incontra un giovane o una giovane violinista è il dolore. Il violino, infatti, come la chitarra, procura dolori ai polpastrelli, dovuti alla pressione sulle corde. Chi inizia a suonare il violino dovrà però resistere per un paio di settimane, quando vedrà formarsi i primi calli e sentirà il dolore svanire. Altra questione collegata è la scomodità, spesso causa di abbandono del violino da parte dei bambini. Il violino va infatti collocato fra il mento e la spalla, e, essendo uno strumento in legno, duro, provoca, col tempo, indolenzimento in quelle aree.
Suonare il violino è più difficile che suonare la chitarra. Su questo non ci sono dubbi. Oltre alle ragioni spiegate nel paragrafo precedente, va sottolineato che il violino non presenta tasti lungo il manico. Per individuare quindi la posizione corretta per produrre una determinata nota servirà molta pratica e molto orecchio. Imparare a suonare il violino da autodidatta è possibile, ma molto difficile. La ricompensa arriverà ascoltando il meraviglioso suono prodotto dallo strumento.
Pianoforte
Il pianoforte è probabilmente lo strumento più presente nelle case degli italiani, soprattutto se abbienti. Si tratta infatti, in molti casi, di un vero e proprio pezzo di arredamento, che va a riempire il salotto con tonalità di legno molto eleganti. Tuttavia è anche molto costoso.
Per suonare il pianoforte bisogna studiare a lungo. Se pensate che sia sufficiente unicamente l’esercizio pratico, siete fuori strada. Bisogna infatti saper leggere uno spartito, imparare il solfeggio, lavorare su postura e coordinazione e poi, solo allora, dedicarsi appieno all’esercizio musicale vero e proprio.
Suonare il pianoforte è molto complesso, che sia un pianoforte a coda o a muro. Probabilmente si avrà bisogno di un insegnante, che guidi l’esercizio e spieghi la teoria. Si comprende quindi perché siano poche le persone che, avendo iniziato, su consiglio dei genitori, a suonare il piano, proseguano quest’attività anche durante l’adolescenza. Al tempo stesso, se si possiede una vera e propria passione per la musica, il pianoforte è un requisito importante per l’accesso al conservatorio.
Basso
Il basso è da sempre considerato il fratello scarso della chitarra, lo strumento in disparte suonato dal tipo strano del gruppo, il capellone che si esercita nell’ombra. Eppure, a dispetto di tutti i pregiudizi, il basso è la base della musica, lo strumento senza il quale la canzone perderebbe uno dei suoi tratti distintivi. Inoltre, se avete mai ascoltato un assolo di basso, non potete non esservi innamorati di questo strumento.
Il basso è oggi ritenuto imprescindibile in una band. Dà infatti la profondità, il ritmo, la pulsazione e il groove di una canzone. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, sarebbe possibile suonare solamente sulle note di un basso. Questo strumento, dettando i tempi, è la vera anima di un pezzo.
Per dedicarsi al basso è necessario avere un buon senso del ritmo, abituarsi alla coordinazione fra le mani, resistere al dolore alle dita derivante dalla pressione sulle corde e amare profondamente la musica. Solo un vero appassionato o una vera appassionata potranno infatti apprezzare le sfumature e la bellezza dei suoni di un basso.
Batteria
La batteria è lo strumento musicale più antico, presente, sotto diverse forme, in tutte le culture del mondo. L’idea di percussione, infatti, persiste dall’alba dei tempi, come base su cui dare un ritmo per una danza.
Viene spesso considerata uno strumento elementare, ma a torto. Per suonare la batteria servono vari elementi, tra cui un’ottima coordinazione fra le due mani e i piedi, un perfetto senso del ritmo e una perfetta capacità di segnare i tempi, una buona resistenza al dolore che le bacchette procureranno alle mani e un luogo silenzioso in cui esercitarsi.
Quest’ultimo elemento è fondamentale: se non avete un garage o un posto isolato a disposizione, non comprate o non regalate una batteria. Le percussioni creano infatti vibrazioni capaci di diffondersi in un raggio ampio, diventando pressoché insopportabili per i vicini e i condomini. Ecco perché nei film ogni batterista che si rispetti suona nel posto auto o in cantina: per non ricevere continuamente lamentele.
Infine, ultima nota importante sulla batteria: prima di iniziare a suonare la batteria, o se già sapete suonarla, guardate il film Whiplash. Non ve ne pentirete.