Monica Cirinnà: un mito. Ed anche l’esemplificazione del perché il Pd non può vincere. Se dovesse far coppia con Lollobrigida, il “cognato miracolato” di Fdi, sarebbero il simbolo del disastro della politica italiana. Non è neppure il caso di discutere la validità dei progetti che portano il nome di Cirinnà. È la sua persona che è diventata un mito, la perfetta incarnazione della gauche caviar, dei radical chic, della sinistra arrogante e presuntuosa.
La sua ultima esternazione rapresenta probabilmente anche lo schifo che la sinistra con la puzza sotto al naso prova per quei poveracci che devono lavorare per vivere, in questo caso i lavoratori della comunicazione. Perché un qualsiasi addetto stampa non avrebbe mai permesso di pubblicare un commento così squallido: Siccome il Pd mi ha offerto la candidatura in due collegi in cui non sono sicura di vincere, ho deciso di non accettare.
Fantastico! Non le hai sfiorato i riccioli l’idea di una candidatura accompagnata da un briciolo di impegno, di un minimo di lavoro per incontrare quei puzzoni fastidiosi degli elettori. Macché, voglio un collegio sicuro dove i compagni mi votino anche se io non mi schiodo dall’immensa tenuta di Capalbio. Quella tenuta in cui il cane della Cirinnà aveva nascosto 24mila euro nella propria cuccia. E che, dopo aver giurato di ignorare la provenienza del denaro, Cirinnà rivoleva indietro. Non per lei, compagni e compagne! Ma per fare beneficienza con i soldi del cane. Perché, tra ricco stipendio da parlamentare e immensa tenuta a Capalbio, per fare beneficienza servono i soldi del cane.
Un personaggio così si colloca nella sinistra di Poltrone e Divani (PD). Perché ormai alla sinistra non interessano più quelle cose strane di un passato lontano e da rinnegare.. Come si chiamavano? Ah, si, lavoratori. E quel vecchio maschilista con la barba? Tale Marx, mai letto neanche una riga.
Bisogna guardare avanti, alle voglie spacciate per diritti civili. E peccato che ci sia già quel Lollobrigida a fare da portavoce di Confindustria. Magari ci si può mettere d’accordo. Un invito a Capalbio in campagna elettorale e se ne può parlare.