Le interminabili code per il rientro dalla vacanza del fine settimana, con l’aggiunta delle vetture in arrivo dall’estero, hanno reso felici i gestori della rete autostradale e le compagnie petrolifere. Meno felici gli operatori turistici. Perché le code della domenica sera significano che, il lunedì, le località turistiche appariranno svuotate.
Sono i meravigliosi effetti delle politiche di Sua Mediocrità e delle menti geniali che lo circondano. Ma sindaci, ordini professionali, associazioni imprenditoriali, giornalisti ed intellettuali si stanno impegnando in ogni modo per garantire la sopravvivenza del governo Draghi. Tutti evidentemente entusiasti dell’inflazione alle stelle, dell’impoverimento delle famiglie, della transizione ecologica rinviata a quando deciderà Zelensky.
È impressionante il servilismo italico, è imbarazzante la capacità di negare l’evidenza, di inventare ogni giorno menzogne in qualsiasi ambito. Tutti schierati contro il gregge italico che continua a belare e a non reagire. Sua Mediocrità non viene invitato ai vertici internazionali? Ed il coro dei lacchè canta le lodi di Draghi apprezzato dai leader internazionali. La povertà dilaga? Ed i lacchè assicurano che si tratta solo di piccoli sacrifici. Le violenze di bande di grandi risorse dilagano nelle periferie urbane? Ed i lacchè invitano le vittime a non drammatizzare e ad essere più inclusive.
Dunque si può nascondere le ragioni delle code autostradali domenicali. Evitando di verificare la situazione nei giorni feriali, evitando di raccontare che le infrastrutture italiane sono carenti per il trasporto su gomma e disastrose per il trasporto su ferro. Ma se si fa notare che, in Germania, il trasporto pubblico semigratuito ha avuto un grande successo e che la Spagna vuol seguire l’esempio, arrivano immancabili gli entusiasti di Sua Mediocrità a criticare l’insopportabile esterofilia. Perché Draghi è il meglio e l’Italia non può fare a meno di lui.