Norak Odal è Direttore del Museo della Stregoneria Contemporanea di Torino, runologo, scrittore, docente all’Accademia Italiana Runologi (A.I.R.), all’Accademia Iniziatica di Magia ed Esoterismo (A.I.M.E), ed è autore del libro “Codex Divinum. Traduzione dei codici celati e racchiusi nella filosofia norrena. Cronaca Prima” (€uro 360, p. 235), inedito, solo in 24 copie in serie, edizione pregiata e limitata.
Il “Codex Divinum” contiene i segreti racchiusi nelle canalizzazioni, nei versi a volte criptati e mancanti del “Codex Regius dell’Edda poetica”, allo scopo di fare vivere l’essenza integrale dei suoi versi e dei significati celati in esso. “Codex” deriva dunque dal suo contenuto. “Divinum” deriva dall’autorizzazione all’accesso della conoscenza runica mediante il metodo della canalizzazione, da cui gli stessi termini hanno avuto origine.
Rispetto alla traduzione diretta della lingua latina “Codex Divinum” risulterebbe errato rispetto alla forma corretta “Codex Divinus” ma non lo è se ci si riferisce alla percezione e quindi comprensione dei due codici canalizzati, resi nella loro pura essenza, senza contaminarne l’ispirazione e l’autenticità. La traduzione, infatti, è riuscita a penetrare nell’essenza del linguaggio runico, trasmettendone la sua anima originaria, tenendo conto delle difficoltà che s’incontrano quando si tenta di canalizzare tramite le rune, poiché è estremamente difficile trarre ogni punto focale, vista la percezione qualche volta incerta o lo stato energetico personale, infatti, a volte sarebbe necessario fare immediatamente una traduzione della traduzione stessa dei codici, per comprendere meglio con il linguaggio attuale le chiavi di lettura che sovente appaiono confuse o rimaneggiate ai sensi di chi legge.
Questa è la ragione perché ogni canalizzazione deve essere pura e a dispetto delle difficoltà la traduzione deve essere originale e corrispondente alla sua matrice. In merito alla filosofia norrena, essa è stata estrapolata dalle vecchie credenze, ma in particolare dalle tradizioni sciamaniche di un tempo trasmesse e divulgate alle genti del piccolo agglomerato per trarne delle leggi, dei principi, dei concetti che con il trascorrere dei secoli divennero scritture sacre e di pensiero collettivo.
Ancora ai nostri giorni, in forme più moderne, la traccia di una mentalità “più aperta” e contemporaneamente ermetica, meno materiale, più rispettosa e a contatto con la natura si percepisce nei paesi nordici rispetto al resto dell’Europa.
Il libro di Norak Odal è frutto del suo percorso iniziatico, cioè di quello che ha vissuto, che gli è stato insegnato e che continua a percorrere. Per questa ragione il manoscritto è stato definito “cronaca”, poiché ogni esperienza e il lavoro compiuto su di sé dall’autore sono impressi nelle sue pagine, al fine di essere suggerimento di riflessione e percorso per chi si accosta alla lettura del testo. La formula dell’edizione inedita e limitata non è casuale, perché indica il rapporto che deve avere il manoscritto con il proprietario, il quale è stato consacrato e attivato attraverso le Rune.
Essendo un percorso iniziatico, il testo è stato concepito negli anni per essere fuori dalle collane e stabilire una serie minima dedicata alle 24 Rune del vecchio Futhark. Più precisamente, il libro è di pregio e si differenzia da un normale testo in pubblicazione, perché è diretto principalmente a tutti quelli che hanno già intrapreso un percorso iniziatico o hanno intenzione di intraprenderne uno. Di conseguenza, è libro magico, riflessivo, ricco di concetti concernenti le leggi della natura in concomitanza all’uomo e al suo universo.
L’autore specifica che quando si penetra nel libro mediante la lettura, ci si trasferisce al suo interno, vivendolo riga per riga e assimilando in questo modo tutti i concetti e gli insegnamenti che la via norrena ha trasmesso in primo luogo a lui. Conseguentemente, nella lettura si crea un transfert tra lettori, lettrici e il libro, nel senso che ciò che li spinge ad addentrarsi tra i versi è la loro necessità. Infatti, si ritrovano a vivere un’emozione nuova o addirittura già vissuta ma inconsapevolmente nitida. Si crea quindi un rapporto energetico, intimo e personale, man mano che si vive, è come se mutasse continuamente e dunque assimilasse le proprie energie ed emozioni del lettore che probabilmente durante il percorso lo andranno a guarire o a confermare e sviluppare le proprie attitudini.
Nell’atto dello sfogliare, infatti, sembra che il libro si evolva insieme al lettore, emanando nuovi concetti e rivelazioni. In pratica, lettori e lettrici si ritrovano dentro le pagine vivendo completamente la sua dimensione e imparando a conoscersi progressivamente. Ai lettori e alle lettrici non è data un’interpretazione prestabilita perché leggendo gradualmente tra le righe, giungono a una loro interpretazione soggettiva, risultato del loro lavoro di percorso, giungendo a sviscerare il loro essere in base alle loro esigenze e appartenenze.
Questa è la ragione per cui il testo diventa completamente esclusivo per ogni proprietario e non può essere compreso allo stesso modo da diversi lettori e lettrici anche se il testo è lo stesso.
Il “Codex Divinum” può quindi essere considerato un punto di partenza e uno strumento per capire in profondità le Rune, per questa ragione scostandosi dal proprio percorso iniziatico, esistono diverse dinamiche che insegnano diversi aspetti tra concetti e definizioni. Gli allievi dell’autore, per esempio, hanno trovato nel testo la miglior comprensione alle Rune sotto forma di canalizzazione, l’archetipo e una fonte esperienziale sicura e concreta.
In merito al concetto di canalizzazione, l’autore specifica che è difficile da spiegare ma facile da attuare e si distanzia dal concetto new-age del channelling. Sostanzialmente, è la comunicazione diretta tra l’anima della persona e la sua essenza che Jung definisce sé superiore. L’impatto diretto avviene per trasposizione attraverso le tracciature energetiche delle Rune, dove fanno chiarezza secondo il proprio sentore interiore, sottoponendo il canalizzatore a vivere le proprie sfere emozionali o a rivedere la propria realtà per poi agire di conseguenza e rendersi consapevoli di rivelazioni incondizionate. Il risultato è la completa conoscenza del proprio essere.
Nel libro sono presenti concetti comprensibili alla prima lettura e altri che richiedono una rilettura e riflessioni più approfondite, di conseguenza, in entrambi i casi, si dovrebbe rileggere più volte lo stesso verso, essendo tutti i codici e concetti celati. I versi andrebbero letti in modo lento e rilassato, seguendo la propria metrica stabilita in diversi modi di stesura. Essendo il libro un vero e proprio percorso iniziatico da intraprendere che tende a far crescere spiritualmente ed evolversi interiormente, insieme alla lettura richiede però un lavoro da parte di lettori e lettrici, da svolgere sulla base delle tracce e degli insegnamenti del manoscritto, perché se letto in modo superficiale, si ridurrebbe solo a un semplice libro composto di parti poetiche e filosofiche.
Valore aggiunto del libro come strumento di evoluzione personale, è un migliore rapporto con gli altri, aiutando a compiere il salto di qualità dall’io al noi, proprio perché conduce chi legge a guarire, a divenire più consapevole di se stesso, traendone giovamento e predisponendosi così ad aiutare gli altri in modo puro, evitando il rischio di distruggerne l’anima.