Cosa succede in caso di ballottaggio alle elezioni comunali? Ma prima ancora, cos’è il ballottaggio?
Il ballottaggio è il procedimento che consegue al fatto che nessuno dei candidati alla carica di sindaco abbia ottenuto al primo turno la maggioranza dei voti.
Il TUEL (come spiegato in questo articolo) disciplina l’elezione del sindaco distinguendo tra i comuni con fino a 15.000 abitanti e i comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

Nei comuni con piu’ di 15.000 abitanti
In questi comuni si prevede che, qualora nessun candidato sindaco ottenga la maggioranza assoluta dei voti, si proceda a un secondo turno elettorale: il ballottaggio, appunto. Il ballottaggio si svolge la seconda domenica successiva a quella in cui si è svolto il primo turno. Possono partecipare al ballottaggio i due candidati alla carica di sindaco che hanno ottenuto al primo turno il maggior numero di voti.
Nel caso ci fosse parità di voti tra i candidati, può accedere al ballottaggio il candidato che è collegato con la lista o il gruppo di liste per l’elezione del consiglio comunale, che ha ottenuto la maggiore cifra elettorale complessiva. Ancora, in caso di ulteriore parità della cifra elettorale, partecipa al ballottaggio il candidato più anziano di età.
In caso di impedimento permanente o decesso di uno dei candidati che vengono ammessi al ballottaggio, quest’ultimo viene sostituito dal candidato che segue nella graduatoria. I candidati ammessi al ballottaggio possono dichiarare il collegamento con ulteriori liste rispetto a quelle con cui si erano detti collegati nel primo turno elettorale.
Dopo il secondo turno è proclamato eletto sindaco il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti validi. In caso di parità di voti, è proclamato eletto sindaco il candidato collegato con la lista o il gruppo di liste, che ha conseguito la maggiore cifra elettorale complessiva. In una situazione di parità anche delle cifre elettorali, viene eletto il candidato più anziano per età.
Nei comuni fino a 15.000 abitanti
L’elezione del sindaco nei comuni con fino a 15.000 abitanti, invece, ha una procedura più snella.
Viene proclamato eletto sindaco colui che ha raggiunto il maggior numero di voti (attenzione: il maggior numero di voti, non la maggioranza assoluta!). In caso di parità di voti, si procede a un turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.
Ballottaggio che, anche in questo caso, ha luogo la seconda domenica successiva rispetto a quella del primo turno. In caso di ulteriore parità, viene direttamente eletto il candidato più anziano per età.
Il Caso Ribordone e il pareggio al ballottaggio
Il caso Ribordone appartiene alla seconda categoria descritta nel precedente paragrafo, quella dell’elezione del sindaco nei comuni con fino a 15.000 abitanti. Ribordone è un piccolo comune fra le montagne in provincia di Torino, in cui il 26 maggio e il 9 giungo 2019 si è presentata una situazione difficilmente riproducibile.
Infatti, sia nella data del 26 maggio, sia nella data del 9 giugno si è verificato uno storico pareggio.

Nel primo turno sia il sindaco uscente, Guido Bellardo Gioli, che il candidato Giovanni Paolo Chiolerio, hanno ottenuto 19 voti. La terza lista era quella di Sabrina Cresto Ferrino, che però aveva ottenuto solo due preferenze, pari al 5% del totale.
Nel primo turno erano andati alle urne 41 elettori su 50 (82%) e la differenza l’aveva fatta una sola scheda nulla. La scheda nulla aveva determinato il pareggio e quindi la necessità di procedere a un ballottaggio.
Incredibilmente, anche il ballottaggio si è concluso in parità con 21 voti a testa! Rispetto al primo turno l’affluenza era, seppur di poco, aumentata: alle urne si presentarono 43 elettori su 50. Il pareggio scaturì dal fatto che di quelle 43 schede, corrispondenti ai 43 elettori, una era bianca.
E quindi chi vince?

Come scritto nel paragrafo precedente, il TUEL prevede che in caso di parità di voti anche al ballottaggio, venga eletto il candidato più anziano per età. Dunque, vinse le elezioni l’ex sindaco Gioli, nato nel 1944, dal momento che lo sfidante politico Chiolerio era nato nel 1955.