Solo un quinto degli italiani manterrà il livello di spese per Natale in linea con quelle dello scorso anno. Le stime di Confesercenti indicano una riduzione della spesa nell’ordine di 5 miliardi di euro. E questo nonostante un incremento dell’inflazione che ha ormai superato il 10% per molti prodotti, a partire da quelli alimentari. La stessa Confesercenti, in una analisi di poco più di un mese fa, aveva previsto un calo di 2,5 miliardi. Dunque, nell’arco di poche settimane la situazione delle famiglie italiane è drammaticamente peggiorata.
Ovviamente i gretini saranno felici di questo contenimento dei consumi. Meno contenti saranno i negozianti, i mercatali. E poi i produttori di abbigliamento, oggettistica varia, con tutti i loro dipendenti. Ed anche agricoltori ed allevatori che vedono i prezzi al pubblico lievitare ma non quelli pagati a loro. Mentre le vendite calano anche nel settore alimentare di qualità. E poi, a ricaduta, non saranno felici i produttori di macchinari per le manifatture, non saranno felici i fornitori di servizi.
Ovviamente sarà colpito il settore del turismo, con minori viaggi. E chi si muoverà spenderà comunque di meno rispetto al passato. Sempre più rare le soste al ristorante ed anche al bar. Qualcuno, indubbiamente, se lo merita: 14 euro per una pizza piccola con funghi e salsiccia non rappresentano un invito a ritornare. Però altri ristoratori cercano di conciliare qualità e prezzi.
Un’economia in recessione e che si avvita in una spirale pericolosa. Una emergenza destinata ad aggravarsi ulteriormente. Nessuna paura, però: è arrivato il nuovo governo. Ed ha annunciato i primi interventi urgenti: un viaggio a Kiev ed una telefonata a Biden.
I soldi, che servirebbero alle famiglie italiane per affrontare la crisi, continueranno ad essere dirottati verso Kiev per sostenere la guerra di Biden e Zelensky sino all’ultimo ucraino. Gli italiani si arrangino. E si preparino anche a rinunciare ad altre spese per mantenere i clandestini che continuano a sbarcare e che non si fermeranno nei prossimi mesi.
Idee per il rilancio dell’economia? Per lo sviluppo indispensabile per pagare i debiti del Pnrr? Non pervenute. Ci indebitiamo per sostenere una guerra altrui invece di utilizzare i soldi per far crescere l’Italia. In perfetta continuità con il governo di Sua Mediocrità Mario Draghi.