Il Corriere ed il Sole 24 Ore bacchettano gli italiani: il popolo, che fa ribrezzo alla gauche chic e snob, non sa fare i conti sulle presenze degli stranieri (e dei clandestini). Così gli italiani, fuorviati dalle immagini relative agli sbarchi dei clandestini, pensano di essere stati invasi mentre, in realtà, i migranti irregolari rappresentano una parte minoritaria degli stranieri presenti in Italia.
E qui diventa evidente la malafede dell’attacco contro gli italiani preoccupati. Perché proprio la percezione negativa nei confronti dei clandestini dimostra che, in realtà, non esiste alcuna pregiudiziale rispetto agli stranieri in quanto tali. Anzi, la presenza maggioritaria di stranieri arrivati dai Paesi europei viene accolta con la massima tranquillità. Testimonianza di un ormai totale sentimento europeo che non distingue più tra un trentino ed un tirolese, tra un piemontese ed un francese, tra uno spagnolo ed un italiano.
Ma ai quotidiani delle oligarchie economiche e finanziarie non interessano i lussemburghesi o i tedeschi. I padroni vogliono schiavi da sfruttare, non professionisti di passaggio poiché dopo poco tempo si accorgono che in Italia si paga poco e male. Dunque bisogna sostenere la politica degli sbarchi senza soluzione di continuità. Oppure bisogna difendere il cognato ministro che, per far contento il patronato, è pronto a far arrivare in Italia mezzo milione di nuovi schiavi. In modo da poter cacciare a pedate quegli italiani che pretenderebbero addirittura di essere pagati 10 euro all’ora per i lavori che svolgono.
Ma ora arrivano gli schiavi e la pacchia è finita.
Nessuna indignazione, invece, per le aziende italiane che spingono i giovani più preparati a fuggire all’estero in cerca di contratti decorosi e legati al percorso di studio. Va bene così, gli ex grossi quotidiani non si permettono di criticare il padrone. E poi bisogna costruire l’Italia meticcia, mica l’Italia della qualità.