Che cos’è il dahu? È una figura mitologica, una leggenda popolare o una specie animale realmente esistita? Nonostate questi dubbi, il dahu occupa numerosi racconti delle vallate alpine. In questo articolo vi racconteremo del mito di questo animale.
che cos’è il dahu?

Le origini di questo mitologico animale sono molto antiche. Sono presenti anche in pitture rupestri ritrovate in località della Finlandia. In questi disegni viene mostrato un cacciatore che insegue un mammifero dalle zampe asimmetriche.
In alcune leggende tibetane, invece questo animale è rappresentato come un essere malefico responsabile della scomparsa di numerosi bambini.
Il dahu è un animale mitico che ha la caratteristica di avere le due zampe di un lato più corte e quindi asimmetriche. Questo vale a dire che le zampe a valle sono più lunghe di quelle a monte, cosa che gli consente un’eccezionale stabilità anche sui pendii più scoscesi ma allo stesso tempo lo costringe a procedere sempre nella stessa direzione.
Per questa caratteristica morfologica i dahu si dividono in due categorie: quello con le zampe destre più corte, indicati come destrogiri che sono costretti a percorrere la montagna girando sempre in senso orario. I levogiri, al contrario, hanno le zampe sinistre più corte e quindi possono percorrere la montagna in senso antiorario.
Ma che aspetto ha un Dahu?
Questo animale è spesso rappresentato come un incrocio tra diversi animali. Molto spesso è rappresentato come l’incrocio tra un tasso e una capra ma anche tra una volpe e un camoscio. La descrizione non è molto precisa in quanto ogni alpinista nelle narrazioni ha creato una sua immagine del Dahu.
La questione su cui tutti sono concordi è che il Dahu possiede caratteristiche tipiche sia dei mammiferi che degli uccelliLa guerra degli emù: l’esercito contro i volatili nel momento della riproduzione. Infatti avrebbe zampe e pelo dall’aspetto di un mammifero ma la riproduzione tramite la deposizione di uova, tipiche dei volatili.
Un’altra leggenda è che i figli di dahu destrogiri nasceranno sicuramente levogiri e viceversa. Per questo motivo una volta abbandonato il nido i piccoli saranno costretti a prendere una direzione opposta a quella della mamma.
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