Con il termine languishing si definisce uno stato di assenza di benessere, caratterizzato da indifferenza e rassegnazione, tipico degli effetti della pandemia da COVID-19.
Cosa significa “languishing”
Languishing è un termine inglese adottato dal sociologo e psicologo Corey Keyes e che in lingua italiana può essere tradotto come “languire”.
Questo fenomeno è emerso nel periodo di lockdown dovuto alla diffusione del virus covid-19 e si configura come uno stato di vuoto e stagnazione, che può caratterizzare alcuni individui. Si colloca a metà tra il benessere e la patologia; non indica, infatti, un disturbo psicologico, ma è tipico di chi mostra bassi livelli di benessere.
Secondo uno studio condotto da Keyes, che ha coinvolto 3031 adulti, uomini e donne, tra i 25 e i 74 anni. Questo studio ha dimostrato come ben il 12,1% del campione presentasse il languishing.
Questi individui non manifestavano nessun disagio psichico specifico, ma nonostante l’assenza di disturbi, non stavano comunque “fiorendo” e prosperando.
Come si è sviluppato questo fenomeno
L’inizio della pandemia ci ha posti difronte a varie forme di perdita: perdita di una persona cara, del lavoro, degli amici e dei momenti di vita quotidiana. Possiamo riassumere in: perdita delle nostre “vecchie” vite, messe momentaneamente in stand-by.
Mese dopo mese, ci siamo arenati fino a raggiungere una condizione di stallo caratterizzato da indifferenza e rassegnazione, che rappresentano terreno fertile per l’insorgenza del languishing.
Lo psicologo statunitense Adam Grant ha identificato il languishing come l’emozione che dominerà in modo prevalente il 2021.
Le emozioni che hanno caratterizzato i mesi precedenti e, che probabilmente ancora caratterizzano quelli attuali, non sono tristezza e assenza di energia, bensì mancanza di gioia e di scopi.
Non è depressione, ma, al tempo stesso, il nostro corpo e la nostra mente non stanno funzionando al massimo delle nostre potenzialità. Ciò avviene perché stiamo sperimentando, ormai da molti mesi, l’assenza di una serie di aspetti positivi come la programmazione di obiettivi e il raggiungimento di soddisfazioni.
Il languishing determina difficoltà di concentrazione e spegne la motivazione e, di conseguenza, influenza negativamente il rendimento scolastico e/o lavorativo e le relazioni sociali.
Come contrastare il languishing
Alcuni consigli dati dagli esperti per affrontare tale fenomeno sono:
- dare un nome alle sensazioni percepite: aiuta a prendere coscienza del problema e a rendere più chiara una condizione inizialmente ambigua e confusa
- ricordarsi che non si è soli: il languishing è uno stato d’animo comune e sono molte le persone in tutto il mondo che stanno provando in questo momento le emozioni ad esso riferite
- focalizzarsi su piccoli obiettivi giornalieri: sono un modo per “rinnovare” l’entusiasmo partendo da piccoli passi.