Roberto Costantini è ormai uno scrittore di successo. Tant’è vero che il suo nuovo romanzo “Una donna in Guerra” (Longanesi, pp.399, 22,00€), uscito all’inizio di quest’anno, è immediatamente schizzato in testa alle classifiche di vendita per rimanerci qualche settimana.
C’era da aspettarselo, dal momento che questo suo nuovo lavoro rappresenta la continuazione del fortunato “Una Donna Normale”, uscito lo scorso anno. Non un sequel, dunque, ma una vera e propria ripresa della storia di Aba Abate, a partire dal giorno successivo all’epilogo della vicenda precedente.
La protagonista, per chi ancora non la conoscesse, è una donna sposata con due figli adolescenti che deve fare i conti con le problematiche famigliari comuni un po’ a tutti. Ma Aba è anche “Ice”, non una semplice impiegata ministeriale, ma un agente segreto operativo dei Servizi di Sicurezza Italiani.

In questo secondo capitolo Aba/Ice deve fari i conti con una vicenda assai intricata che mette completamente in crisi la sua esistenza, sia professionale che familiare.
Lo sventato attentato che concludeva la prima parte della sua storia, ha portato con sé conseguenze disastrose. Il suo capo e mentore è morto, ma il complotto internazionale che mira alla destabilizzazione politica dell’Italia è in pieno svolgimento. Allo stesso tempo i suoi superiori e gli alleati della CIA cominciano ad avere dei dubbi sulla sua efficienza e affidabilità. A tutto ciò si mescola la crisi del suo matrimonio, con tutto ciò che ne consegue.
Una situazione complessa che Costantini riesce a presentarci con la sua consueta maestria. Il linguaggio è asciutto, diretto, privo di inutili digressioni. La narrazione è fluida, costruita soprattutto sui dialoghi. D’altra parte l’autore ci ha ormai fatto capire che il suo essere annoverato fra i maggiori costruttori di thriller a livello internazionale non è affatto casuale. Il che è dimostrato dal successo ottenuto dai suoi romanzi un po’ in tutto il mondo.
Allo stesso tempo è anche una autore che sa calarsi alla perfezione nei suoi personaggi. E in particolare nella sua protagonista, che, essendo donna, fa si che l’operazione non sia facilissima. Eppure Costantini ci riesce benissimo, forte della sua abilità nel rappresentare personaggi veri, pur nella loro eccezionalità. Una abilità che gli ha permesso di concorrere non solo a premi letterari di genere ma anche al prestigioso premio Bancarella.
Sulla trama di questo “Una Donna in Guerra” non vi diremo altro. Tanto, se avrete l’avventura di leggere le prime pagine, siamo certi che non ve ne staccherete fino alla fine.
Diremo solo che di sicuro questo secondo capitolo delle avventure di Aba Abate avrà un seguito.
E allora, come si dice a Roma, “state in campana”…