L’Italia si trova, alla metà di marzo, in piena terza ondata. I casi risalgono e l’unica soluzione possibile diventa chiudere tutto. Tra il pericolo delle varianti – di cui vi abbiamo parlato in questo articolo – e i ritardi nelle vaccinazioni – leggi qua per saperne di più -, i lockdown e le zone rosse sono le sole misure efficaci. Ma quando finirà la pandemia? Quali sono le prospettive riguardo al Covid-19 per l’estate 2021? Almeno quest’anno si potrà viaggiare?
Il Covid-19 sparirà per l’estate 2021?
Da un anno ormai ci interroghiamo sulla possibile data di fine della pandemia. Se un anno fa, a marzo 2020, eravamo in pieno lockdown e con molte incertezze, oggi sappiamo che qualsiasi speranza di normalità passa necessariamente attraverso i vaccini. Questi hanno dimostrato di riuscire a ridurre la diffusione del virus, oltre ad annullarne i sintomi.

Per poter vivere un’estate normale sarà necessaria l’immunità di gregge, che si raggiunge vaccinando il 70% della popolazione. Quando 7 persone su 10 saranno vaccinate, il virus non riuscirà più a circolare. Questa quota, al ritmo attuale di vaccinazioni, sarà raggiunta nel maggio 2022: ora come ora, quindi, non potremo goderci l’estate.
Tuttavia le forniture di vaccini sono destinate ad aumentare, e questo fa presumere che riusciremo a vaccinare un numero sufficiente di persone entro luglio 2021. Bisogna poi considerare che il virus ha dimostrato di essere meno potente con il caldo, dando quindi un po’ di tregua agli ospedali nel periodo estivo.
Quali vaccini ci faranno vivere senza Covid nell’estate 2021?
Secondo i dati del Sole 24 Ore, l’Italia ha finora ricevuto 7.891.990 dosi e ne ha somministrate 6.610.347. Delle dosi pervenute, 5.202.990 sono di Pfizer, 493.000 di Moderna e 2.196.000 di Astrazeneca. Secondo gli accordi, finora poco rispettati, Pfizer avrebbe dovuto procurare 7.352.000 dosi, cui si aggiungono 6.643.000 dosi aggiuntive. Moderna si era impegnata per 1,330 milioni di dosi, mentre Astrazeneca avrebbe dovuto fornirnee 5.352.000. Insomma, nel primo trimestre del 2021, che finirà tra due settimane, avremmo dovuto ricevere il doppio dei vaccini effettivamente ricevuti. Appare ora chiara la causa dei ritardi.

A partire dal prossimo trimestre, però, arriverà la produzione di Johnson & Johnson, monodose, più facile da conservare e previsto in un numero di 7,307 milioni. Numeri simili per il Curevac, che ha di recente ricevuto il via libera dall’EMA.
La campagna vaccinazioni finirà prima dell’estate 2021?
Probabilmente no. I ritardi nella produzione non sembrano recuperabili, anche per via delle dichiarazioni dei vari produttori, di cui vi abbiamo parlato in questo articolo. Questo porta a notevoli ritardi: pensate che se i termini fossero stati rispettati, avremmo raggiunto l’immunità di gregge il 1 giugno 2021, e il 100% dei vaccinati il 21 luglio 2021.
Stimando invece una più probabile produzione del 75% delle dosi previste, l’immunità di gregge subentrerebbe il 1 luglio 2021 e saremmo tutti vaccinati il 2 settembre 2021. Se verrà ammesso lo Sputnik, superando le polemiche di cui vi abbiamo parlato in questo articolo, diventerà tutto più facile.
Se poi si vuole essere davvero pessimisti, immaginando una produzione del 50% delle dosi, avremo l’immunità di gregge per il 19 settembre 2021 e il totale della popolazione vaccinata per il 28 marzo 2022. Non una bella prospettiva, ma è piuttosto improbabile che accada.