Prendi una delle province più dinamiche d’Italia. Una delle pochissime, anche in Europa, ad essere riuscita a coniugare agricoltura, industria e servizi. Dove il turismo si è sviluppato senza distruggere l’ambiente (con qualche eccezione). Una provincia penalizzata, però, dalla carenza di infrastrutture. In realtà le infrastrutture esistevano in passato, ma paradossalmente si sono ridotte nel corso degli anni. Logica vorrebbe che si mettesse fine a queste assurdità che da anni pare accanirsi contro la provincia di Cuneo, la Granda come viene definita al Nord.

Invece Paolo Bongioanni, consigliere di maggioranza alla Regione Piemonte, denuncia che il dirigente del settore Trasporti ha escluso la possibilità di creare un polo logistico nella Granda poiché “il corridoio che attraversa il Cuneese (Torino-Liguria) è inevitabilmente di serie B a livello infrastrutturale e così lo sarà per lungo tempo nei confronti di altri percorsi, come quello verso la Pianura Padana”. Dunque si dovrebbe intasare ulteriormente un’area sovrappopolata e sovrasfruttata invece di creare una rete diffusa di servizi. Devono essere i nuovi criteri ambientali del governo dei Migliori.

Bongioanni ricorda che, a causa della recente alluvione di ottobre, la provincia ha visto scomparire il collegamento tra il Colle di Tenda, la Riviera di Ponente e la Costa Azzurra. Mica poco per un territorio che è primo in Italia in termini di rapporto tra aziende e abitanti. Forse è proprio questo che dà fastidio a chi vorrebbe cancellare le Pmi.
Eppure per Paolo Foietta, ex commissario governativo per la Torino Lione, “Il porto di Vado Ligure sarà un nodo essenziale della rete di trasporto merci del futuro europeo. Ma Vado ha un problema: non ha piazzali. In questo schema, il ruolo del retroporto di Mondovì (in provincia di Cuneo) sarebbe enorme”. Ci si crede così tanto che il collegamento ferroviario Mondovì-Cuneo è stato sospeso. Ma è un disastro anche il collegamento ferroviario tra Cuneo e Savona, certo non adatto al trasporto dei container in caso di realizzazione del retroporto.

Mentre la tratta Cuneo-Nizza-Ventimiglia, inaugurata nel 1928, ha conquistato anche il Fai che l’ha indicata come luogo del cuore solo pochi giorni fa. Ma il treno delle meraviglie, considerato una delle 10 più belle tratte ferroviarie al mondo, è fermo. Come sono fermi tutti i progetti per potenziare i collegamenti con la Liguria e con la Francia.