In Piemonte si voterà il prossimo anno per il rinnovo del governo regionale. Ed è inevitabile che si comincino a scaldare i motori delle polemiche. Tanto per ricordare agli elettori che si esiste e che si è impegnati per il bene del territorio. Così, all’improvviso, si è scoperto che il sindaco di Cuneo non conta nulla sulla scena internazionale tra Imperia e Nizza. Ed il presidente della Provincia Granda ha il medesimo ruolo inesistente del sindaco.
A stroncare i due colleghi è Paolo Bongioanni, consigliere regionale di Fdi e aspirante assessore regionale per il prossimo anno. Non che abbia torto, nel merito. Perché l’asse che si è creato tra i due primi cittadini di Imperia e Nizza non è legato solo a scambi culturali enogastronomici, ma ha ricadute rilevanti anche in ambito turistico. I ritardi indecenti nella realizzazione del tunnel del Tenda – ritardi dovuti alla parte italiana – hanno penalizzato Cuneo ed in particolare il turismo invernale a Limone. Mentre le intese tra Imperia e Nizza sono servite per garantire il boom di presenze invernali nelle località sul versante francese.
Non che i vertici della Provincia e del Comune di Cuneo abbiano responsabilità precise nei ritardi dei lavori. Non sono di loro competenza. Però un briciolo di entusiasmo in più nelle relazioni nizzardo piemontesi, o anche tra Imperia e Cuneo, non avrebbe fatto male. Così come sarebbe stato utile al territorio un minimo di impegno da parte dei due ministri cuneesi. Ma uno è impegnato a giocare alla guerra con i soldi degli italiani mentre l’altra ha dimenticato le montagne per dedicarsi alle spiagge per Vip.