Ormai è una ossessione per la destra fluida di governo. Chiunque si indigni per le migliaia di bambini palestinesi massacrati a Gaza è un antisemita. Ed i media di riferimento del destracentro neomeloniano ed ipercrosettiano si scatenano quotidianamente per mettere sul banco degli imputati chi osa mettere in dubbio la narrazione di Tel Aviv e dei suoi portavoce europei ed italiani. Ora è toccato ad Erdogan, attaccato dal Giornale.it che ha definito “show antisemita” l’incontro/scontro con il cancelliere Scholz. E tutto perché il leader turco ha sottolineato ciò che succede a Gaza, senza nascondere la macelleria israeliana.
Sarebbe interessante capire come il sultano di Ankara possa, secondo il Giornale.it, essere il leader dei sunniti arabi che sono semiti esattamente come gli israeliani. Lui che, essendo turco, semita non è.
Ma sarebbe interessante capire con che faccia i media di riferimento del governo della famiglia Meloni possono sostenere che il giudizio di Moody’s sull’economia italiana sia positivo e soddisfacente. L’agenzia di rating ha cambiato l’outlook per il nostro Paese da negativo a stabile lasciando immutato il rating a ‘Baa3’. Cioè un gradino sopra la spazzatura. E le giustificazioni sono immancabilmente legate alle difficoltà internazionali, alle guerre, all’energia.
Difficoltà internazionali che, evidentemente, non valgono per tutti, neppure in Europa. Perché Moody’s ha premiato il Portogallo il cui rating è salito in un solo colpo di due gradini, da «Baa2» (che era un gradino sopra a quello italiano) a “A3”. Cioè due voti sopra. Eppure Lisbona faceva parte, con l’Italia, del gruppo dei Paesi del Sud Europa definiti PIGS e considerati i paria del Vecchio continente. Il Portogallo vola, la Spagna cresce, la Grecia si riprende e l’Italia festeggia per il modestissimo Baa3.
Un modo come l’altro per nascondere la realtà. E vale anche per il silenzio neomeloniano sui massacri israeliani, vale per gli attacchi ad Erdogan, vale per l’imbarazzo sulla situazione in Tunisia e Algeria, vale per gli sbarchi dimenticati. Perché si era partiti dalla promessa di tornare ad avere la leadership nel Mediterraneo e ci si ritrova ad essere i peggiori della compagnia.