Pensare di andare a Courmayeur, per i dibattiti organizzati dalla Fondazione Courmayeur Mont Blanc, ed illudersi di ascoltare discorsi che tengano in considerazione la realtà quotidiana delle persone “normali”, è come salire su una nave dei trafficanti di schiavi ed illudersi di ascoltare analisi sui rischi della mafia nigeriana.
Quando poi gli ospiti, come tutti gli anni, sono sempre i soliti De Rita e Deaglio (coniugato Fornero, con l’ex ministro ad ascoltare) è evidente che il confronto altro non è che il consueto manifesto politicamente corretto. Per i dettagli si può leggere il blog della giornalista Carola Vai. Ma per uno sguardo complessivo è sufficiente ricordare che il “signor Fornero” ha criticato l’Italia dei lavoretti, ossia quel tipo di economia che andava benissimo quando a promuoverla era la sua signora ministro. Quella che frignava mentre annunciava la macelleria sociale, quella che inveiva contro i giovani schizzinosi che sognavano una occupazione vera e non i lavoretti.
Chissà, forse l’economista Deaglio se n’è dimenticato a Courmayeur. E forse De Rita si è dimenticato delle scorte assicurate proprio a Fornero quando, all’ombra del Monte Bianco, ha ironizzato indignato contro le paure degli italiani per le invasioni che i radical chic di Courmayeur vorrebbero incentivare. Chissenefrega se i diritti del lavoro sono stati annientati proprio in conseguenza dell’arrivo dell’esercito industriale di riserva (come lo definiva Marx), se la paura popolare è cresciuta in parallelo alle sentenze dei magistrati schierati a favore delle nuove risorse e contro gli italiani.
Problemi che gli oligarchi radunati a Courmayeur ignorano. Loro non hanno a che fare con la criminalità delle periferie tra scippi, violenze, furti in appartamento. Loro non hanno a che fare con i furti di bambini scoperti a Bibbiano. Loro pontificano all’ora dell’aperitivo per poi sedersi a tavola. Chissà se a servirli è qualche precario impegnato nei lavoretti estivi?
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GRAZIEEEEEEEEE!!!!!