Ha aperto i battenti al pubblico ieri 16 settembre la mostra dal titolo “Edgar Degas e i suoi amici a Parma”, che conduce in Italia i grandi maestri dell’Impressionismo.
L’esposizione è allestita nella cornice del prestigioso palazzo della Rosa Prati in Piazza del Duomo e pone al centro la produzione artistica di Degas, con le sue intramontabili ballerine, affiancandole ad altri artisti che hanno aderito al movimento impressionista, quali Giuseppe De Nittis, Berthe Morisot e i grandi pittori francesi Renoir e Manet.
Il percorso espositivo è arricchito di dipinti, disegni di grande importanza, litografie, xilografie, ma anche acqueforti, libri e sculture in bronzo, dedicate alle ballerine di Degas, che erano sinuose e al tempo stesso eteree.
Le opere presenti evidenziano l’intimità creativa di Degas e la sua capacità, le sue abilità nel catturare gli oggetti in movimento.
Degas nacque a Parigi il 19 luglio 1834 e divenne uno dei pittori e scultori più celebri del Novecento, tra i fondatori del movimento impressionista, nonostante si considerasse un realista indipendente.
Degas proveniva da una famiglia di artisti ed era il figlio maggiore di un banchiere parigino. Fin da giovane dimostrò un talento artistico eccezionale e ricevette un’educazione artistica formale.
Si formò presso l’École des Beaux Arts di Parigi e proprio lì apprese nozioni fondamentali da artisti quali Jean-Auguste Dominique Ingres e Louis Lamothe. Fu subito apprezzato per la sua maestria nel catturare luce e movimento. Era solito dipingere proponendo prospettive insolite.
Durante i suoi primi anni come artista si dedicò principalmente alla pittura storica e all’arte accademica, allontanandosi alla fine da queste forme tradizionali per esplorare temi più contemporanei. Affascinato dalla vita artistica e urbana parigina, si concentrò sulla rappresentazione delle scene di vita contemporanea, come i caffè, le ballerine, le sfilate di moda, gli spettacoli di teatro, con una grande abilità nel catturare il movimento e la luce nelle sue opere.
Le sue opere più celebri rimangono le ballerine. Degas amava osservare le ballerine nelle prove e nei backstage, catturando la grazia e la fatica del loro mestiere. Questi dipinti rappresentano uno dei più grandi contributi all’arte e hanno avuto un impatto significativo sullo sviluppo dell’arte moderna. Nonostante la sua importanza nell’arte, Degas era noto per essere un solitario ed evitava i circoli sociali degli altri artisti. Per questo nacque la reputazione di artista enigmatico e sfuggente.
Verso la fine della vita, iniziando a perdere progressivamente la vista, Degas si ritirò gradualmente dalla pittura e si dedicò alla scultura, realizzando diverse opere che esplorano il tema del corpo in movimento. Morì a Parigi all’età di 83 anni il 27 settembre 1917.
La mostra ‘Edgar Degas e i suoi amici’ proseguirà fino al 7 gennaio 2024 e propone al pubblico, oltre alle opere di Degas anche quelle di Berthe Morisot, Mary Cassat, Moreau, Raffaelli, Renoir, Manet, Guillaumin, Lepic, Forain, Desbutin e Boldini.
La mostra, curata da Vincenzo Sanfo, si conclude con un’eccezionale documentazione fotografica del quotidiano di Degas.
Orari
Da lunedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.30
Sabato e domenica dalle 9.30 alle 20.30.