Quos vult Juppiter perdere, dementat prius… Giove rende folli coloro che vuole perdere. Detto, in latino, celeberrimo. Che nella declinazione cristiana diventa Dio rende folli… Comunque in latino. Anche se, Treccani alla mano – e la Treccani in queste cose è la Bibbia – sembra che risalga “solo” al XVII secolo. Perché la prima attestazione sarebbe in un opuscoletto di polemica politica pubblicata in Inghilterra…
Sia come che sia, è detto che ritorna periodicamente nei momenti (diciamo così) storici di difficoltà. Anche perché, chiunque ne sia stato l’autore, è calzante… si presta bene. Davvero bene, purtroppo…

Soprattutto in questo momento. Dove la pazzia sembra dominare incontrastata. E dilagare, diffondersi ben più di un virus. Anche del più contagioso, e micidiale, dei virus. Che, sia detto per inciso e senza intenzione polemica, non è certo questo famoso /famigerato Covid19.
Ma non è su questo che sto riflettendo. Le polemiche tra covidioti e complottisti non mi interessano. E trovo sinceramente squallida la quotidiana conta dei morti. E soprattutto il suo utilizzo strumentale. Non mi interessa, poi, la malafede di chi su questa situazione ci guadagna. Poco o tanto che sia. Ché, da un punto di vista etico, non vi è poi molta differenza tra il grande speculatore azionista di Big Pharma, e il mediocre impiegatuccio che auspica un perenne lockdown per potersene stare a casa in ciabatte. Fingendo, solo fingendo, di lavorare… Cambia, certo, la dimensione dell’interesse particolare, per dirla con Guicciardini. Ma la qualità (morale) non è molto diversa…

Quello, però, che ora mi interessa è la… demenza. In verità stavo per dire la follia., ma mi sono fermato. Sia perché demenza è più attinente, come traduzione, al detto latino ricordato. Sia perché la Follia adombra una grandezza. Qualcosa di libero e di sacro. Mentre la Demenza indica una discesa, precipite e irrefrenabile, verso la più assurda, ingiustificabile, stupidità. Il rinunciare alla mente. A pensare. E quella che vedo oggi non è altri che una, incredibile, dilagante, epidemia di demenza. E di stupidità.
Che sta colpendo un poco tutti. In Italia, certo, e anche in giro per il mondo. Ma in Italia più che altrove. Perché solo qui dobbiamo assistere a certi spettacoli… E vi assistiamo passivi. Li accettiamo, supinamente, come normali.
Qualche esempio. I monopattini. Il Bonus monopattino pare sia costato al pubblico erario oltre 200 milioni di euro. Con quella cifra si potevano tranquillamente fornire tablet a tutti gli studenti d’Italia costretti ad una DAD per cui sovente non hanno mezzi. Invece si è preferito finanziare dei fighetti alla moda, che scorrazzano per vie e sui marciapiedi creando sempre maggiori problemi al traffico. E sentendosi tanto, ma proprio tanto ecologisti… Qualcuno ci ha guadagnato, si dirà… Ma non è questo il punto. Perché la corruzione è fatto endemico nel nostro paese. Ma vi è, scusate l’espressione, una corruzione intelligente. Ed una stupidamente assurda. Ovvero, prendere una tangente per fornire tablet e permettere alla scuola di funzionare un po’ meglio sarebbe stato moralmente riprovevole. Ma socialmente utile e funzionale. Prenderla per i monopattini o i banchi a rotelle… beh giudicate voi…
E poi chiudere tutto, e rinchiudere tutti per salvare la vita di… alcuni… pochi, tanti, pur sempre una ristretta minoranza. E detto brutalmente, i più fragili e vecchi. È come se un pastore, avendo due pecore malate, non relegasse queste sole nell’ovile, ma rinchiudesse l’intero gregge, negandogli aria e pascolo. Con il concreto rischio di perdere tutte le pecore. Un pastore assennato non lo farebbe mai. Perché sa bene che se fa morire di fame le pecore, poi morirà di fame anche lui.

Prendiamo, poi, per questioni personali ovviamente, gli insegnanti che si dichiarano felici ed entusiasti della DAD o DDI. Insomma del far finta di far scuola a distanza. E sono molti, purtroppo… Vuoi per pigrizia, vuoi per paura… Ci tutela, ci fa comodo, sai che bello starsene in mutande davanti al computer…. E mi viene da urlare… Non solo per disgusto morale e vergogna, ma anche per un’altra ragione. Pratica. Pezzi di scemi, non vi rendete conto che con la logica della DAD, di cui siete tanto entusiasti, voi, insegnanti, diventate progressivamente superflui. Inutili. Un solo insegnante, con adeguata piattaforma, può fare lezione a cento, duecento e più studenti… E in prospettiva non sarà nemmeno necessario. Basteranno video didattici. Ma la qualità dell’insegnamento? Ma il rapporto umano con i ragazzi? Sento già insorgere delle voci… Siete voi, però, che avete detto che la DAD va bene, benissimo… Quindi… Preparatevi ad andare a zappare la terra…
Gli esempi di, palese e dilagante, demenza sono innumerevoli. E potrei continuare per pagine e pagine. Ma non credo che il Direttore, apprezzerebbe una broda così lunga. Potrebbe pensare che anche io mi sono, in definitiva, bevuto quel poco di cervello che ancora mi rimaneva… Per cui… mi fermo. Anche perché, evidentemente, Giove, Dio, chiamatelo come volete, ha ormai deciso. Per gli italiani restano ben poche speranze