Hanno scelto la definizione “phishing” e, con la scusa che è una parola straniera, le istituzioni italiane non fanno nulla per contrastare le truffe informatiche. “Sono gruppi internazionali, difficili da individuare”, spiegano mentre infilano la denuncia in un cassetto da cui uscirà solo per andare al macero. Eppure il bancomat o la carta di credito sono stati rubati in Italia per avviare la truffa. Direttamente in banca o in posta. Troppo complicato per gli organi dello Stato italiano. Troppo faticoso andare a verificare chi sono i beneficiari dei bonifici effettuati, a favore di cittadini europei, con le carte rubate.
Troppo difficile, per le eroiche truppe di Lamorgese, intervenire in piazza Duomo, a Milano, contro bande di grandi risorse impegnate in violenze sessuali a danno di ragazze isolate. Le vittime si arrangino. Poi, con calma, si faranno indagini, si individueranno i responsabili, se ne fermeranno un paio giusto perché stavano per fuggire. Poi, tra 10/15 anni, si concluderanno i processi. Ma prevenire le violenze? No, non è politicamente corretto se gli aggressori sono stranieri.
In compenso il governo dei Migliori ha permesso di comprendere che Alessandro Manzoni era più affidabile di Nostradamus. Si credeva che i Promessi Sposi fosse un’opera che raccontava il passato ed il periodo della peste. Invece era uno sguardo sul futuro e, purtroppo, nostro presente. I Bravi, l’Innominato, i capponi di Renzo, Don Abbondio, gli untori, la colonna infame, il buon senso nascosto per paura del senso comune. Basta sostituire i nomi con i personaggi odierni e si comprende perfettamente l’attualità del romanzo.
Da qualche giorno è la volta delle “grida manzoniane”, i proclami arzigogolati accompagnati da immancabili e severe sanzioni. “Sui mezzi pubblici solo con mascherine Ffp2 e con super Green Pass”. Lo Stato c’è e si fa riconoscere! Peccato che i controlli siano praticamente inesistenti. E laddove si fanno, sono preannunciati e visibili. I severi difensori della salute pubblica evitano accuratamente di salire a bordo di tram ed autobus, a maggior ragione sulle linee subsahariane frequentate dalle grandi risorse che non pagano il biglietto. Così, se non si è in regola, è sufficiente scendere alla fermata precedente o a quella successiva rispetto al concentramento dei controllori.
Ma vale lo stesso per le mascherine da indossare per strada o a passeggio nei parchi. Chi vuole la usa, ciascuno fa come gli pare. Solo nelle aree centrali le eroiche truppe di Lamorgese sono pronte ad intervenire. Purché non si faccia parte di una banda di grandi risorse. In tal caso meglio far finta di niente.