Gioco di parole, scontato. Scontatissimo. Il delivery è diventato un vero e proprio delirio… Non si vedono altro che corrieri, postini, spedizionieri sfrecciare per la città a tutte le ore del giorno, sino a sera inoltrata. Suonare ai campanelli. Consegnare pacchi, pacchetti, scatoloni, sacchetti di cibo, bevande… Di tutto e, come suol dirsi, il contrario di tutto..
Perché il tanto esaltato delivery altro non è che il termine inglese per dire “consegna”. Ma la Crusca può protestare ed indignarsi quanto vuole… la battaglia è perduta in partenza. Vuoi mettere il dire: ho chiamato il delivery per farmi portare il Mc… Con un banale: mi hanno consegnato un panino con l’hamburger? Cambia il sapore, se non al solito panino di cartone, alla vita…

Già, perché le parole hanno potere. Un potere intrinseco. Magico. E il fatto che la nostra epoca l’abbia dimenticato costituisce un grave problema. Per certi versi Il Problema.
Perché se si dicesse non “lockdown” bensì “confinamento” forse qualcuno di più si renderebbe conto di aver perduto ogni libertà… di essere prigioniero. Carcerato. Solo per fare un esempio, naturalmente.
Comunque, siamo ormai tutti in preda alla smania da delivery. Che sta cambiando il nostro modo di vivere molto più profondamente di quanto ci si renda conto.
Pensateci… Tu ordini la pizza ormai sempre più attraverso una App dello smartphone. Questo, naturalmente, permette ad una pizzeria di campare alla bell’e meglio, nonostante zone rosse, distanziamenti ed altro. La pizzeria sopravvive. Il ragazzo o l’uomo che fa la consegna ci ricava qualcosa… sempre meno del reddito di cittadinanza, ma, comunque, meglio di niente.
Ma chi guadagna veramente, sui grandi numeri, sono i gestori delle App. Di fatto delle multinazionali che non producono nulla. Non creano lavoro né ricchezza. Sfruttano il lavoro altrui. E la situazione di emergenza. Che per altro può essere artatamente prolungata proprio perché c’è chi guadagna. Molto e senza sforzo. Mentre chi produce – il pizzaiolo – ricava molto meno di quello che il suo lavoro varrebbe in condizioni normali. Insomma, stiamo subendo una transizione dal capitalismo speculativo, il turbo – capitalismo paventato da Luttwak già molti anni fa, ad un capitalismo parassitario. Un Capitalismo Vampiro. Il vecchio barbone di Treviri, Marx intendo, troverebbe parecchio da ridire. E anche Adam Smith.

“Non ti sembra di esagerare?” dirà qualcuno. “In fondo si tratta solo di farsi portare la pizza a casa. Una comodità…”
Già, è comodo. Non lo discuto. Ma è proprio questo che ci frega. Perché sta trasformando il nostro modo di vivere, le relazioni sociali, e non solo la struttura dell’economia. E noi non reagiamo. Anzi, ci adagiamo, pigramente, nella comodità. E diventiamo, ogni giorno di più, degli schiavi. Una schiavitù morbida, certo. Con la pizza che arriva a casa. Con il lavoro da casa – smartworking = lavoro intelligente. ma si riferisce a chi lo controlla e sfrutta, non a chi lo fa- in mutande e ciabatte. Con la DAD in cui ben pochi davvero studiano e insegnano… Comoda, ma pur sempre schiavitù. E la peggiore, perché le catene che senti pesanti, dolorose, prima o poi provi a scuoterle. Ti ribelli. Queste… sei contento di portarle.
Scusa, ma non c’era una volta il lattaio che ti portava a casa il latte, il fruttivendolo la verdura, l’alimentarista la spesa? E dov’è la differenza?

La differenza è nelle relazioni sociali. Quel lattaio – divenuta macchietta delle comiche, inseguito dal cane da guardia – tu lo conoscevi. Assolveva ad un servizio sociale. Portandoti il latte, di fatto, contribuiva a saldare i legami di una, piccola, comunità. La App che ti permette di ordinare la spesa senza muoverti dal divano, rappresenta l’esatto opposto. Contribuisce al processo di disgregazione in atto di ogni legame. Fa aumentare il senso di solitudine. Rende gli individui atomi privi di legami. Esattamente quello che si sta realizzando. E non per un caso o per volere del destino. Ma per un preciso convergere di interessi. Palesi, non occulti. Perché sono sotto gli occhi di noi tutti.
Ma troppi occhi sono, purtroppo, foderati di prosciutto.
Consegnato, naturalmente, col delivery.