Ora l’alibi è la crisi, le difficoltà provocare dalla pandemia, i problemi legati alla guerra ed alle sanzioni. Ma, in realtà, i mancati versamenti dei contributi previdenziali degli agenti di commercio da parte di molte ditte mandanti non rappresenta certo una novità. Per questo Giovanni Di Pietro, presidente dell’Usarci, ha scritto una lettera ai vertici dell’Enasarco per sollecitare un intervento dell’Ente a tutela degli agenti
Come previsto dalla Legge 12/72 e dai vari regolamenti della Fondazione Enasarco, i versamenti previdenziali – ricorda Di Pietro – sono obbligatori per tutti quelli che svolgono l’attività di agenzia o rappresentanza commerciale. E sottolinea come “la ditta mandante sia l’unica responsabile degli eventuali omessi versamenti, ma spesso, oltre a non versare i contributi trattenuti all’agente, omette di versare anche i propri, appropriandosi illecitamente anche di quelli dell’agente”.
I comportamenti truffaldini non sono una novità in nessun settore. Però, quando la Fondazione, a seguito di una denuncia dell’agente o di una visita ispettiva, decide di provvedere al recupero, si trova, in moltissimi casi, impossibilitata all’incasso in quanto la somma evasa o è talmente elevata da renderne difficile il recupero o la mandante è già in fallimento e nonostante il credito previdenziale rientri tra quelli muniti di privilegio, non essendoci capienza nel fallimento, il recupero appare impossibile. Ed ancora nel caso di adesione ad un piano di rateizzazione, il riconoscimento dei versamenti avviene solo dopo l’accredito di tali somme sui vari conti personali.
Per l’agente di commercio si tratta di un grave danno. Anzi, precisa il neo presidente Usarci, di un triplice danno. Perché l’agente ha già pagato alla mandante ciò che è di sua competenza e si ritrova comunque a perdere i soldi, a perdere la quota pensionistica ma, cosa ancora più grave, in molti casi l’agente non ha diritto ad alcuna pensione o gli viene erogata con notevole ritardo, poichè non viene raggiunto il numero minimo di anni di versamento.
“Vogliamo ricordare – ribadisce Di Pietro – che i versamenti sono obbligatori: non è una scelta dell’agente se aderire o meno alla contribuzione Enasarco; ed anche ritenendo la pensione complementare una grossa conquista per l’agente, in nessun caso può essere ritenuto responsabile degli omessi versamenti”. Una situazione inaccettabile.
Quindi, secondo il presidente Usarci, l’Enasarco deve vigilare e provvedere ai recuperi e garantire all’agente il riconoscimento dei versamenti omessi e degli anni di anzianità, almeno per ciò che concerne il periodo di prescrizione, mentre per quelli già prescritti è necessario riconoscere almeno i contributi figurativi utili al raggiungimento dell’età pensionabile.
32 commenti
Ma perché la pensione agli agenti di commercio non viene corrisposta nel momento in cui si raggiunge il minimo previsto dal regolamento Enasarco. Soprattutto, come nel mio caso sono pensionato Imps da più di 4 anni. Attualmente ho 65 anni. Sarebbe gradita una risposta, grazie.
In nessun ente pensionistico si può andare in pensione al raggiungimento del minimo. Gli enti sarebbero già tutti falliti
Alcuni anni fa segnalai l’omesso versamento Enasarco di un’azienda con cui lavorai. A seguito della segnalazione mi rispose Enasarco che avrebbero provveduto a passare la pratica ad un ispettore che avrebbe tentato il recupero. I tempi previsti sarebbero stati circa sei mesi. Segnalai che mi risultava che l’azienda era già in difficoltà finanziarie e che tra sei mesi forse non l’avrebbero neanche più trovata aperta. Dopodiché non ho saputo più nulla. Si denotano quindi delle oggettive lentezze nei tempi di azione da parte dell’ente a vantaggio dei disonesti e chiaramente in danno agli agenti. E poi la mancanza di informazioni verso l’agente. Ma sopratutto ritengo ci siano gli strumenti di controllo che potrebbero essere applicati annualmente senza attendere anni per scoprire le inadempienze con un danno patrimoniale all’agente irreversibile. Insomma un meccanismo tutto da rivedere. Fortunatamente nel mio caso si trattava di un periodo di pochi mesi e gli importi erano contenuti ma l approssimazione e la mancanza di comunicazione verso l’agente non sono in linea con l’obbligatorietà dei versamenti richiesti.
Praticamente la stessa cosa successa a Massimo. Mi risulta che l’ispettore enasarco sia andato in azienda, ma io non sono stata ” ancora” informata di niente. Sono trascorsi più di dieci anni…
L’enasarco non può sapere se in un determinato periodo sono maturate le provvigioni e qui di ci sono versamenti da fare. È l’agente che deve monitorare la sua situazione e segnalarlo tempestivamente. Se l’azienda è già decotra ed in fallimento, l’unica cosa che può fare è insinuarsi al passivo del fallimento. Per questo motivo auspico la costituzione di un fondo di garanzia.
Proprio perché queste cose non accadano più chiedo l’istituzione di un fo ndo di garanzia.
Nessuno aiuta mai gli agenti. Lavori per 42 anni e l’Enasarco ti ta la pensione a 67 anni.
Cambiate le regole, se hai i requisiti devi percepire la pensione insieme all’Inps.
Grazie
È giustissimo, quando si va in pensione con l’INPS bisognerebbe andare anche con l’ENASARCO.
Il sottoscritto è andato in pensione nel 2017 con l’INPS e nonostante avessi maturato la pensione con l’ENASARCO
perché fra contribuzione ed età anagrafica faceva 90, mi è stato risposto che avrei dovuto avere 65 anni invece di 60, nonostante avessi maturato 30anni di Enasarco. E’ uno schifo dovrebbero vergognarsi, a questo punto ho chiesto di restituirmi i miei soldi che avevo versato dal 1988 al 2017, mi è stato risposto che non è possibile. Ci vuole solo una rivoluzione, fanno schifo.
L’inps ha come età 67 anni e 6/8 mesi. L’enasarco 67 con possibilità a 65
caro Di Pietro tanto tempo fa segnalai proprio alla tua attenzione il mancamento di versamenti enasarco da parte di ditte mandanti, come per esempio una ditta estera con la quale avevo lavorato e fatturato e pagato con regolari ritenute di acconto…è stato un SOGNO..sono passati più di 10 anni e prendo una misera pensione di nemmeno 400 euro netti al mese!!!! Cosa si può fare per avere reintegrato almeno qualche anno e qualche centinaio di euro in più, almeno figurativi, visto che adesso puoi fare qualcosa in più! Cordiali saluti Sica Berardino via l’Aquila 40- Montesilvano PE tel. 337913268 bersic@tin.it ti ringraio B. SICA
Finalmente qualcuno che si domanda perche l’Ispettorato ENASARCO recupero così poco .
Io ho 11’5 anni di Enasarco ho diritto a qualcosa?
penso di no, solo quelli che hanno iniziato dopo il 2012 hanno diritto con 5 anni di versamento, tutti gli altri minimo 20
Si ho già chiesto ma non mi è stata data nessuna risposta grazie
È sufficiente leggere il regolamento presente sul sito.
Per quelli che hanno iniziato prima del 2012 sono necessari 20 anni, per quelli che hanno i iziato dopo il 2012 sono sufficienti 5 anni
penso di no, solo quelli che hanno iniziato prima del 2012 ne hanno diritto con soli 5 anni, e’ sufficiente andare sul sito Enasarco e leggere il regolamento
Anche se il mio messaggio si ripete gradirei una risposta visto che mai nessuno mi ha chiarito questo
ANTONIO,
PER SEGNALARE IL MANCATO VERSAMENTO DEI CONTRIBUTI ENASARCO DA PARTE DELLA MANDANTE,CON UN CONTRATTO REGISTRATO PER CIRCA 13 ANNI,LA SCUSA DELLA MANDANTE E DA PARTE DI ENASARCO ERA CHE SE LA MANDANTE AVESSE SEDE IN SAN MARINO NON ERANO OBBLIGATI AL VERSAMENTO, DETTO SIA DA ENASARCO E AMNDANTE.
PERO’ IO LAVORAVO E MI INCONTRAVO NELLA SEDE DI UNA SOCIETA’ SPA CON SEDE IN ITALIA,MA LA GESTIONE DEGLI AGENTI ERA A SAN MARINO.
COSA E COME POSSO RIVENDICARE IL MANCATO TORTO.
SONO ISCRITTO IN ENASARCO DAL 1984
RESTO UNA VOSTRA INPUT E CONSIGLIO …
Deve dimostrare, in giudizio, che la sua rappresentata ha una sede in Italia
Tante belle parole e bei discorsi, ma la realtà dei fatti è ben diversa. Le mandanti trattengono quanto dovuto dall’agente ma poi versano (forse) quello che vogliono, magari anche niente. I controlli e le segnalazioni valgono a ben poco perché nel frattempo chiudono l’attività e hanno fregato gli agenti e l’enasarco. Anche io, come i colleghi, aspetto ormai da anni gli esiti di segnalazioni fatte ma al nostro numero verde non sanno dirmi nulla e di notizie non ne ho mai ricevute.
INVIO UNA PEC CON RICHIESTA DI CHIARIMENTI
Ho 19 anni di contributi per un anno non prenderò la pensione enasarco sono invalido lsvoratiamente non posso versare contributi volontari perché pensionato enasarco è giustizia questa fate qualcosa ho versato x 19 anni!
riprenda l’attività per un anno, con versamento minimo e matura il diritto alla pensione.
Nel mio caso avvisami l’Enasarco che non mi erano stati versati i contributi, e dopo un controllo di un funzionario Enasarco, la ditta fu sollecitata a pagare con un piano di rientro.
Poi successivamente l’azienda ha cambiato ragione sociale e partita iva.
In questo caso i contributi non versati chi li paga?
Mi chiamo Vitali Marco, nato il 21-07-1952 , per l’ennesima volta scrivo quanto segue :
ho versato circa 12 anni contributi Enasarco .
per varie ragioni ho cambiato attività , e nel frattempo sono cambiate le regole, soprattutto quella che per versare contributi volontari bisognava fare la domanda entro un numero esiguo di anni dopo la cessasione attività.
Ho chiesto più volte di poter variriare questa regola , visto che l’ENASARCO esiste perchè ci sono degli agenti che lavorano.
E’ incredibile l menefreghismo di chi potrebbe modificare regole e statuto, vergogna.
L’ unica mia grande volontà è quella di arrivare a ” QUOTA CENTO ” e fare quella domanda di pensione anche se misera di ricoinoscimento del mio lavoro .
Mi attendo da parte vostra gli auguri di poterci arrivare.
Saluti Marco Vitali
Caro Marco mi chiamo Giuseppe Turchino.
Ho lo stesso tuo problema.
Ci possiamo sentire se hai piacere?
Il mio numero è 328/1617066 se per cortesia mi mandi il tuo recapito ti chiamo.
Grazie
Da sempre il termine per i versamenti volontari è di due anni dall’ultimo versamento.. Non è mai cambiato.
COME POSSO RECUPERARE CONTRIBUTI NON VERSATI DALLA DITTA VISTO CHE NELLA CONCILIAZIONE ME LI HA INSERITI DENTRO .PUR NON ESSENDO CAUSA DI CONFLITTO.GRAZIE PER UNA EVENTUALE RISPOSTA.
Le conciliazioni non possono comprendere i versamenti contributivi.
Caro Marco mi chiamo Giuseppe Turchino.
Ho lo stesso tuo problema.
Ci possiamo sentire se hai piacere?
Il mio numero è 328/1617066 se per cortesia mi mandi il tuo recapito ti chiamo.
Grazie
Quanto mi piacerebbe avere un assistenza sindacale efficace…..comunque sia auguro un buon lavoro all’usarci nella speranza di vedere un sindacato forte e coeso.
Noi agenti sempre in auto, risolviamo i problemi aziendali, recuperiamo il credito, cerchiamo nuovi clienti, stiamo fuori casa dal mattino alla sera. Perche’ il nostro lavoro non e’ considerato USURANTE?
Grazie