I giovani italiani hanno voglia di dimettersi dai lavori che svolgono e cambiare vita. Un fenomeno che negli Stati Uniti è già esploso dopo il covid. Viene definita Yolo economy, un abbreviazione di You Only Live Once, che tradotto significa “si vive solo una volta”. Si ribadisce che è importante non solo l’inquadramento economico, il tipo di lavoro e la carriera, ma sono altrettanto importanti la qualità della vita e il tempo ritrovato per se stessi e la famiglia. Il mondo del lavoro per come è stato tradizionalmente inteso e organizzato non risponde più alle necessità e ai desideri dei lavoratori attuali, soprattutto i più giovani.
Si è quantificato che, nel 2021, ai direttori del personale delle aziende americane sono arrivate circa 20 milioni di lettere di dimissioni. Secondo alcuni esperti dell’Associazione nazionale della direzione del personale (Aidp) in Italia, dall’inizio del 2021 sono stati circa 772mila i lavoratori con contratti a tempo indeterminato che hanno deciso di lasciare un lavoro sicuro, con tanto di contributi previdenziali e benefit. Si tratta di un fenomeno giovanile collocato soprattutto nelle mansioni impiegatizie (circa l’82%) e riguarda i lavoratori residenti nelle regioni del Nord Italia, (il 79%).
Nel 2020 la pandemia aveva paralizzato il mondo del lavoro. Oggi le fasce d’età maggiormente coinvolte riguardano i 26-35enni che rappresentano il 70% del campione seguita dalla fascia 36-45 anni. Il mitico posto fisso ha lasciato il passo a un mercato del lavoro in ripresa. Il 41% degli intervistati ammette che cambia lavoro per trovare un maggiore equilibrio fra la vita in azienda e quella privata. Nel 38% vi è la speranza di una carriera migliore. Ma le lettere di dimissioni sono dettate dalla volontà di dare un nuova opportunità alla propria vita.
Matilde Marandola, presidente dell’Aidp sottolinea che “C’è un cambio di mentalità evidente. I giovani non si accontentano più di un lavoro che non li soddisfa, piuttosto cercano un contesto che possa essere accogliente, anche dal punto di vista manageriale della sostenibilità e della responsabilità sociale. Le aziende devono adeguarsi a una nuova etica aziendale, non solo per attrarre i giovani talenti, ma anche per trattenerli”.
I settori più colpiti dalle dimissioni volontarie sono quelli più in crisi a causa della pandemia: la sanità e i servizi sociali. Ma c’è una continua ricerca di profili professionali anche nel marketing e nella tecnologia informatica. I settori in maggiore espansione sono quelli legati alla salute, alle tecnologie ma anche alla grande distribuzione e al food.
Ci si è resi finalmente conto che la famiglia, gli affetti, fare una passeggiata e la propria qualità di vita valgano il rischio di lasciare un lavoro sicuro che non ci soddisfa più. Andy Warhol sosteneva “Si dice sempre che il tempo cambia le cose, ma in realtà devi essere tu stesso a cambiarle”.