Ci si poteva aspettare qualcosa di più e di meglio dal governo degli Incapaci, composto da “personaggetti” (come direbbe De Luca) che ignorano la montagna benché il Pd abbia occupato tutti i centri di potere legati alle Terre Alte? Niente sci a Natale, ordinano Speranza ed il lìder minimo. Perché lasciar lavorare la montagna quando si possono trasformare anche i montanari in parassiti, in questuanti che attendono l’elemosina statale? La montagna come simbolo di libertà deve essere annientata.
Così, secondo gli Incapaci, in aereo si può viaggiare seduti a fianco di sconosciuti, perché è garantito il ricambio dell’aria. Ma in seggiovia non si può. Forse perché i ministri e gli esperti a gettone ignorano che la seggiovia è quella cosa strana, appesa a un filo, che viaggia all’aperto in mezzo all’aria. Inutile tentare di spiegare cosa sia uno ski-lift.
L’importante è chiudere tutto, provocare un danno di qualche miliardo di euro che peserà per anni. Perché con impianti fermi e frontiere regionali chiuse, il disastro sul turismo montano sarà totale. E non solo per il turismo, ma anche per l’agricoltura che è legata al territorio non avendo le quantità per giustificare un export al di fuori della regione. E l’artigianato, i servizi. Ma che ne sa, di montagna, un governo di tale infimo livello? Che ne sa dello sci alpinismo e delle ciaspole che garantiscono il distanziamento e non richiedono impianti di risalita? Che ne sa di quel quasi 40% di turisti che vanno in montagna d’inverno senza sciare ma solo per respirare libertà e aria pulita? Dunque meglio chiudere i confini regionali per evitare ogni parvenza di libertà.
Però, secondo gli Incapaci, si potrà girare liberamente in città inquinate per acquistare i regali di Natale. Che tuttavia non potranno essere consegnati ad amici e parenti per evitare assembramenti. Ma, in questo modo, i negozianti non potranno lamentarsi e, soprattutto, non potranno pretendere di essere risarciti dallo Stato. Perché potranno rimanere aperti.
Poi, a gennaio, si ricomincerà con le segregazioni, dando la colpa agli italiani che hanno voluto uscire in massa per fare acquisti.
È evidente che se l’emergenza richiede un governissimo, non potrà essere un Conte ter allargato ai rappresentanti del centrodestra. Gli Incapaci devono andarsene in blocco. Non si può affidare il rilancio dell’Italia e l’utilizzo dei prestiti europei alla regina dei banchi a rotelle, al ministro del Lavoro che ignora intere categorie di lavoratori, al ministro delle Attività produttive che cancella le produzioni, al ministro del Turismo che impedisce il turismo. Hanno fallito, devono andarsene.