Poteva mancare la polemica idiota di Fedez dopo la noia assoluta della Ferragni? Certo che no! La compagnia di giro di Amadeus ha colpito ancora alla Festa dell’Unità in versione Sanremo. In attesa delle prossime sparate politicamente corrette e a pagamento (pagamento dei contribuenti) ha provveduto il numero 2 dei Ferragnez a blaterare le immancabili sciocchezze spacciate per canzone.
D’altronde per ascoltare musica a Sanremo bisogna aspettare i siparietti tra i cantanti in gara. I siparietti dove ieri si sono inseriti i vecchissimi Albano, Ranieri e ovviamente Morandi. Il problema, per il Festival, è che nonostante la voce calante ed ormai calata, i tre Highlanders (come li ha definiti Fiorello) sono immensamente più bravi rispetto ai campioni selezionati da Amadeus. Anche per il solo fatto di riuscire a far comprendere le parole che pronunciano. A differenza dei nuovi interpreti che biascicano. Imbarazzante.
Ed è vero che – come si difende Amadeus – se il Festival dell’Unità non piace si può cambiare canale. Ma dimentica che il contribuente deve pagare comunque. E non tutti sono felici di sprecare soldi per retribuire lo squallore di un Fedez qualunque. Così come ci possono essere dubbi sull’obbligo di pagare perché Blanco possa esibirsi in uno show in cui distrugge i fiori sul palco per promuovere il suo video in cui si comporta nel medesimo modo. Ed è ipocrita la difesa di Amadeus che ammette che i fiori erano stati posizionati sul palco affinché il cantante potesse distruggerli, ma avrebbe dovuto distruggerli con meno impegno. Semplicemente patetico.
Ma alla Rai va bene così. Il pubblico c’è, la qualità no. Peggio per la qualità. Ed il governo incassa critiche e polemiche da chiunque salga sul palco. D’altronde il circolo della Garbatella preferisce controllare il fuoco amico invece di preoccuparsi del Festival trasformato in un atto di accusa senza possibilità di difesa.