E fanno 2! Dopo Federica Brignone è arrivata anche Marta Bassino a conquistare l’oro ai Mondiali di sci di Courchevel/Méribel, in Francia. Non aveva mai vinto in SuperG ed ha scelto il mondiale per ottenere il primo successo. E nel corso di una stagione iniziata benissimo e poi, progressivamente, peggiorata mentre emergeva, implacabile, il talento di Mikaela Shiffrin. Che, ieri, non è caduta ma è arrivata alle spalle della sciatrice cuneese. La seconda azzurra a vincere il SuperG mondiale dopo Isolde Kostner.
Curioso che le due medaglie d’oro siano state conquistate da una milanese diventata valdostana e da una cuneese diventata grande sulle nevi di Limone Piemonte. La rivincita del Nord Ovest rispetto al lungo predominio del Trentino e del Sud Tirolo, interrotto dal piemontese Piero Gros, dall’emiliano Alberto Tomba e da successi occasionali di altri atleti.
Marta aveva già conquistato un oro mondiale nel parallelo ma anche se la federazione punta molto proprio su questa disciplina, nell’immaginario collettivo la vittoria di ieri conta molto di più. E, paradossalmente, la vittoria in SuperG acquista ancor più valore per chi è arrivata seconda. Perché battere la Shiffrin, considerata la regina delle nevi in questi anni, vuol dire essere davvero brave. Un successo particolarmente sofferto poiché Marta lo ha conquistato con una strepitosa seconda parte della discesa. Così, all’arrivo, Bassino vedeva gli intertempi delle rivali sempre migliori dei suoi e solo ad ogni arrivo scopriva di essere sempre in testa.
Ed ora, dopo le prime due vittorie, tutti gli occhi sono puntati su Sofia Goggia nella libera. Per un tris che sarebbe fantastico, in attesa che anche la squadra maschile esca dal letargo.