Ma quanto erano stati bravi il Comune di Torino, le fondazioni bancarie e l’immancabile diocesi nel mettere fine, dopo troppi anni, all’occupazione abusiva (condita di reati vari) delle palazzine realizzate per le Olimpiadi del 2006. Danni ingenti, che gli abusivi non pagheranno mai. Però si è restituita alla città un’area nobilitata dall’architettura degli ex mercati generali. E pazienza se la faziosità politicamente corretta le sottovaluta per ragioni ideologiche. O per evitare le proteste dell’Anpi.
In compenso i problemi sono sorti dalla parte opposta di Torino dove, nell’indifferenza delle istituzioni, altri abusivi hanno occupato l’area ex Gondrand. Ennesima dimostrazione -sottolinea Enrico Forzese di Fdi – sia della continua perdita delle attività produttive sia del dilagare dell’illegalità”. In fondo i due aspetti sono perfettamente collegati. La tolleranza dell’illegalità favorisce il degrado ed il degrado scoraggia gli investimenti, le iniziative per far uscire Torino dalla crisi.
“Questo – afferma Forzese – è il risultato delle folli politiche immigrazionistiche della sinistra che, da un lato, blandisce gli immigrati, esortandoli ad occupare l’Italia per far contente le cooperative e le ONG, dall’altro li abbandona, non essendoci prospettive occupazionali, né di integrazione legale. Mancando il lavoro per i giovani italiani, le promesse di chi spinge queste persone ad emigrare sono vere e proprie truffe”.