È di recente uscita il report dell’Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano in tema di Sanità digitale e se, fra i dati vagamente incoraggianti, abbiamo trovato la spesa in crescita per la Telemedicina non altrettanto può dirsi della sua diffusione.
L’86% dei cittadini – si legge – preferisce accedere di persona per un consulto dal proprio medico, valgono poco meno (83%) il pagamento delle prestazioni e il ritiro dei referti (80%).
Se della comunicazione medico-paziente parliamo, non ci allontaniamo di molto: soltanto un 15% adotta l’e-mail per consultarsi con il proprio medico, percentuali a scendere per Sms (13%) e WhatsApp (12%). Bilancia la controparte clinica: il 77% degli specialisti e l’83% dei medici di famiglia usano l’e-mail, il 52% e 63% WhatsApp per scambiare dati, immagini e informazioni.
Pur lievemente aumentata la spesa per Telemedicina, attestandosi oggi a circa 24 milioni, è solo il 38% dei Direttori delle aziende sanitarie a ritenerlo un ambito rilevante: se si salva il Tele-consulto tra strutture ospedaliere e dipartimenti poco adottati sono, invece, i servizi di Tele-salute e Tele-assistenza.
Sembra non seguire questa tendenza Torino.
Il 7 giugno, presso l’Istituto delle Riabilitazioni di Torino – IRR – è stato presentato SaluberMD, un rivoluzionario progetto in partenza, per l’Italia, a Luglio 2018 che vedrà coinvolto in prima linea il Gruppo torinese leader nella diagnostica, CIDIMU.
Fra i relatori, il Dr. Ugo Riba – Presidente del Gruppo – ha affermato con soddisfazione che “Saranno circa 300 i medici CIDIMU coinvolti nella fase iniziale nel progetto e, grazie a SaluberMD, sarà possibile in futuro avere a disposizione un vero e proprio Istituto multi-specialistico virtuale e verosimilmente ridurre gli accessi ai Pronto Soccorso”.
Si tratta di una piattaforma informatica californiana molto evoluta che ha scelto il Gruppo torinese come punto di riferimento per l’Italia.
Fra le molteplici funzioni, permette al paziente di trovare allorquando se ne abbia necessità, un medico a propria disposizione; non un medico qualunque: uno specialista, fra le tante declinazioni disponibili, di supporto ai piccoli e grandi problemi di salute di ciascuno di noi. Tutto con un semplice smartphone.
La dimensione sarà più “umana” di quanto si possa immaginare: il paziente vedrà il medico, potrà riconoscerlo, esprimergli i propri sintomi e il medico, a sua volta, sviluppando attitudini e capacità particolari dell’ambito della semeiotica medica, individuerà il problema e fornirà un primo riscontro: potrà somministrare una terapia con ricetta valida a tutti gli effetti, prescrivere esami strumentali e fornire consigli.
SaluberMD esplica le proprie funzioni attraverso l’App ma anche e soprattutto attraverso una serie di dispositivi medicali quali la bilancia, il misuratore di pressione, lo spirometro e uno smartwatch particolarmente evoluto in grado di dialogare con l’applicazione per garantire una puntuale attività di monitoraggio.
Se azzardiamo a parlare di “futuro” per la Telemedicina non tarda la risposta del rappresentante di SaluberMD per l’Europa, Shai Misan, che ribatte con un deciso “presente”.
Da casa, dall’ufficio o mentre si è in viaggio i migliori medici specialistici sempre a portata di mano!
Certo non potremo ancora, ammesso si confermi questa la direzione in cui voglia andare il futuro, sostituire la visita specialistica con questa modalità di approccio ma sicuramente la consulenza video mette qui in gioco la migliore esperienza del rapporto medico paziente. Immagini, video, parametri quali la pressione e l’ossigenazione, così come le cartelle mediche del paziente saranno fruibili sul proprio cellulare e l’assistenza clinica al paziente risulterà immediata.
Un segnale forte di consapevolezza sull’importanza del digitale, senza la necessità di una formazione specifica e ancor meno di un cambiamento a livello culturale visto l’utilizzo di strumenti basilari.
Torino è, ancora una volta, l’Hub del futuro.