Ogni appassionato di pipa ha un proprio luogo del cuore. Molti di questi sono tabaccherie. Ciascuno ha il proprio rivenditore di fiducia, sia per quanto riguarda la pipe sia per i tabacchi. Non sempre si tratta dello stesso negozio o della stessa persona. Non è detto, infatti, che il riveditore abituale abbia tutti i prodotti che interessano o incuriosiscono l’estimatore di fumo lento.
Alcuni di questi rivenditori hanno assunto nel tempo il carattere di veri punti di riferimento per tutti gli appassionati.
È il caso della Tabaccheria Dubini di Chiasso.
Raggiungerla non è proprio semplicissimo, almeno per coloro che non abitano in Lombardia. Se si imbocca l’autostrada Milano-Laghi, occorre prendere lo svincolo di Como-Monte Olimpino, l’ultima uscita italiana prima della frontiera. Si imbocca via Bellinzona e si arriva al posto di frontiera italo-svizzero di Ponte Chiasso. Lasciate l’auto in territorio italiano (poi vi spiegheremo il perché) e attraversate a piedi. Un centinaio di metri oltre gli uffici della dogana, al numero 19 di via San Gottardo, vi troverete di fronte alle quattro ampie vetrine di una delle tabaccherie più note per gli amanti della pipa.
Una volta varcato l’ingresso vi troverete davanti a una tale varietà di tabacchi da restare disorientati. Sugli scaffali vedrete confezioni delle più svariate forme e colori. Poche quelle che riconoscerete se siete abituati al tabaccaio sotto casa. E poche di più se già siete abituati a fare qualche chilometro supplementare per raggiungere quella privativa italiana un po’ più fornita delle altre.
Da Dubini non troverete se non alcuni dei tabacchi facilmente reperibili in Italia. In compenso avrete la possibilità di scegliere prodotti che qui da noi non troverete mai. Per esempio un vastissimo assortimento delle misture della Cornell and Diehl, uno dei maggiori produttori americani; oppure della Gawith Hoggarth, uno degli ultimi produttori inglesi che non si fa confezionare i tabacchi fuori dal Regno Unito; o ancora della Wellauer, che in Germania inscatola misture che riproducono prodotti antichi e ormai introvabili.
Ma ciò che colpisce l’occhio, la fantasia e la curiosità dell’appassionato sono i grossi vasi che contengono le misture sfuse. La proprietaria sarà ben lieta di farvi assaporare l’aroma di ciascuna miscela, per la gioia del naso oltre che degli occhi. Va detto che i prodotti in questione sono almeno una cinquantina.
Se ne può acquistare poco o tanto, ma si ha anche la possibilità di ottenere degli assaggi di venti grammi ciascuno, per poter meglio scegliere la propria miscela preferita in una visita successiva. I prezzi sono così allettanti che, ne siamo certi, gli appassionati non si limiteranno ad una sola visita. Le misture sfuse, infatti, variano tra gli otto e i tredici Franchi Svizzeri per i cinquanta grammi canonici. Considerato che Franco e Euro hanno quasi lo stesso valore, si tratta di un bel risparmio rispetto agli acquisti italiani gravati dalle tasse del Monopolio.
Ma perché parcheggiare prima di attraversare la frontiera? Perché dalla Svizzera non si può tornare in Italia con più di 250 grammi di tabacco, pena multe che possono arrivare fino a diecimila Euro. Se però fate due o tre giri…