Non poteva bastare RimbanBiden che decide la politica estera italiana. Non poteva bastare neppure la tedesca Annalena Baerbock che stabilisce le linee della politica interna italiana. Ora arriva pure un mantenuto di Kiev, uno sfigatissimo ministro della banda Zelensky, che pretende di indicare la rotta corretta della politica economica italiana. Cosa produrre ed a chi vendere.
Certo, ciascuno può svegliarsi un mattino credendo di essere diventato Napoleone. Però, di fronte a tutte queste inaccettabili ingerenze le istituzioni italiane restano mute. E si può persino capire il silenzio dei maggiordomi di fronte agli ordini di Biden. D’altronde il ministro cognato miracolato, Lollobrigida, ha ricordato che il glorioso popolo americano ci ha liberato e salvato più volte. Non si sa da cosa, ma se lo dice lui che è diventato un fine intellettuale della destra fluida di governo di famiglia, bisognerà pur credergli. E, dunque, per il sovranista yankee gli Stati Uniti possono continuare a comandare per l’eternità.
Ma di fronte alle minacce ed all’intervento della fallimentare Baerbock perché bisogna tacere? Solo perché Mattarella era appena andato a fare due passi con il presidente tedesco? O perché i turisti in arrivo dalla Germania devono colmare i buchi nelle presenze dei turisti italiani, troppo poveri per reggere gli aumenti dei prezzi?
Ovvio che, vedendo il timoroso silenzio del governo italiano e del Quirinale, anche un ministro di Kiev, alla perenne ricerca di soldi dei contribuenti italiani, si sia sentito autorizzato a dettar legge: le industrie italiane non devono vendere prodotti ai cattivissimi turchi che li rivendono ai russi.
E lo sfigato ministro, mantenuto anche con i soldi delle tasse pagate dalle aziende che commercializzano con Ankara, finge di ignorare che la Turchia fornisce armi a Kiev ed acquista anche grano ucraino. Finge di ignorare le montagne di denaro sottratto ai cittadini italiani per sovvenzionare la guerra di Zelensky. Lui e la sua banda vogliono di più, sempre di più. Vogliono soldi ed armi, ma vogliono anche stabilire chi può partecipare alle olimpiadi ed alle gare internazionali; vogliono decidere quali opere classiche possono essere rappresentate; quali autori di letteratura possono essere studiati; quali canzoni possono essere trasmesse; vogliono presenziare a qualsiasi incontro internazionale; vogliono inaugurare qualsiasi manifestazione in ogni parte del mondo; e vogliono decidere cosa si deve produrre ed a chi si può vendere.
L’America latina si è rifiutata di cedere al ricatto in occasione dell’incontro con l’Unione europea. L’India ha fatto altrettanto nel recente vertice. L’Italia dei maggiordomi tace ed obbedisce. Deve essere il modo in cui si dimostra il proprio ruolo internazionale secondo l’interpretazione del fine intellettuale della famiglia di governo.