Una ricerca pubblicata su The Lancet Diabetes & Endocrinology rivela che, con il Covid, aumenta il rischio di ammalarsi di diabete.
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche di oltre 180.000 persone sopravvissute per più di un mese dopo aver contratto il Covid-19. Dallo studio è emerso che le persone che avevano avuto Covid-19 avevano circa il 40% in più di probabilità di sviluppare il diabete fino a un anno dopo il contagio. Quasi tutti i soggetti avevano il diabete di tipo 2, con resistenza o non produzione sufficiente di insulina.
Gli anziani statunitensi nello studio erano per lo più uomini bianchi in età avanzata, molti dei quali avevano la pressione sanguigna elevata ed erano in sovrappeso, il che li esponeva ad un alto rischio di sviluppare il diabete, afferma Gideon Meyerowitz-Katz, un epidemiologo che studia il diabete presso l’Università di Wollongong in Australia. Un rischio che è molto più basso nei giovani, e più alto in alcuni altri gruppi etnici.
Le persone con un indice di massa corporea elevato, quindi obese e con un fattore di rischio considerevole per il diabete di tipo 2 – hanno più del doppio del rischio di sviluppare il diabete dopo un’infezione da SARS-CoV-2. Dato l’aumento del numero di casi di Covid-19 a livello globale – 484 milioni di casi confermati e oltre – il collegamento con il diabete osservato potrebbe corrispondere a un drastico aumento del numero di persone con patologia diabetica in futuro.
Sarà comunque improbabile che il diabete di tipo 2 rappresenti un problema per la stragrande maggioranza delle persone con malattia da COVID-19 lieve. I medici raccomandano che chiunque si sia ripreso da COVID-19 sia attento ai segnali e ai sintomi premonitori al diabete come affaticamento, minzione frequente e aumento della sete per cercare un trattamento immediato.