La terra dei cachi resta appesa agli umori ed agli amori di Matteo Renzi. Che, per non scontrarsi direttamente con Mattarella, vota il Recovery Plan facendo finta di aver imposto una modifica sostanziale che è, invece, solo un cambiamento dei titoli. Ma poi il bugiardissimo fiorentino resta pronto a far dimettere i due dimenticabili ministri di Italia Viva per provocare la crisi di governo.
D’altronde Renzi è convinto che nessuno rimpiangerà un esecutivo di assoluti Incapaci. E non ha il benché minimo effetto il piagnisteo di chi strilla contro il rischio di una crisi di governo nel bel mezzo della pandemia. Perché la gestione dell’emergenza è stata vergognosa, disastrosa. I dittatorelli dello Stato Libero di Bananas continuano ad imporre scostamenti di bilancio per poter continuare a distribuire mance a pioggia, provocando una voragine nei conti pubblici (con debiti colossali che dovranno essere restituiti) ma senza creare le condizioni per un rilancio.

Dunque anche un vuoto di potere non potrà essere più dannoso. A patto, ovviamente, che i nuovi ministri siano meno peggio di quelli attuali.
Il lìder minimo, però, non ha voglia di scollarsi dalla poltrona. E cerca in ogni modo di resistere al comando degli Incapaci. Pronto a ricorrere ai famigerati “responsabili” prestati da Berlusconi. Per il momento, però, il numero di costoro pare insufficiente per sostituire i renziani al Senato.
Mattarella non gradisce e anche lui farà di tutto per salvare il Conte bis o per favorire il passaggio al Conte ter. Può contare sui 5 Stelle che non hanno nessuna voglia di andare ad elezioni anticipate che sancirebbero una loro pesante sconfitta. E può contare sul Pd che, grazie alla debolezza dei pentastellati, spera di convincere il presidente della repubblica ad affidare a Franceschini l’incarico per formare un nuovo governo con la medesima maggioranza ma con ministri differenti.
Un governo dove entrerebbe anche Italia Viva, ovviamente anche con Boschi. E le manfrine dei 5 Stelle contro Maria Elena servono più che altro per alzare il prezzo. Finite le contrattazioni da mercato rionale, tutti potranno sedersi a tavola per spendere i miliardi europei.

Eh sì, ci sarebbe persino l’opposizione. Ma non se ne accorge nessuno: oppofinzione!