Le elezioni amministrative, volte a scegliere il nuovo sindaco di Torino, sono ormai alle porte. Gli elettori dovranno decidere chi governerà la città per i prossimi cinque anni. Una scelta importante, che avrà ripercussioni su tutti gli abitanti del capoluogo torinese. Un capoluogo in crisi, che ha bisogno di essere risollevato da un sindaco con idee chiare, come Paolo Damilano, candidato del centrodestra. Analizziamo quindi quattro motivi per votare Damilano alle elezioni amministrative di Torino 2021.
Torino ha bisogno di ripartire dal lavoro
Come abbiamo spiegato nel dettaglio in questo articolo, la situazione lavorativa torinese è drammatica. L’alto tasso di disoccupazione è stato reso peggiore dal Covid-19. Bisogna quindi agire con fermezza, con idee nuove e mirate, per ridare un futuro a una città morente.
Abbiamo intervistato alcuni ragazzi davanti al Politecnico di Torino. Loro saranno il futuro dei lavoratori torinesi e le loro preoccupazioni meritano ascolto. Pietro, 23 anni, prossimo alla laurea magistrale, ci dice: “Io sono fortunato ad aver frequentato un’università che mi dà ampie prospettive lavorative. Ho amici e amiche molto preoccupati, magari perché laureati in materie umanistiche. Vorrei restare a lavorare a Torino, ma vorrei maggiori investimenti dalla città per finanziare la ricerca. Ecco perché credo che Damilano sia il sindaco giusto”.
Paolo Damilano vede nell’innovazione la chiave di volta del lavoro torinese. Ricerca e progettazione per ridare lustro alle imprese sabaude.
La situazione periferie merita una gestione migliore
Ormai si vede una Torino a due velocità: centro e periferia vivono due dimensioni radicalmente diverse, non in comunicazione fra loro. Da una parte c’è un centro in cui i servizi funzionano, dall’altra una periferia non collegata e priva delle basi per una vita sociale dignitosa.
Annamaria, residente a Porta Palazzo, si lamenta delle precedenti gestioni comunali. “Guardate, in mezzo al degrado di questo quartiere hanno costruito mercati e scuole da ricchi. Quando si tratta di servizi e sicurezza, però, nessuno ci aiuta. Sembra un quartiere dimenticato da Dio, utile solo per le pagine di cronaca nera. Vogliamo di più”.
Come spiegato in questo articolo, diventa fondamentale cambiare le politiche per le periferie. Paolo Damilano vuole superare le logiche della gentrificazione e avviare una strategia incentrata sulle persone.
La questione sicurezza secondo Damilano
Nonostante i reati siano in calo verticale da anni, Torino resta la seconda città italiana per furti con strappo. Nella classifica dei reati per 100mila abitanti, Torino si piazza al quarto posto in Italia.
Rosa, che vive ad Aurora, ci racconta: “L’altro giorno una mia amica è stata derubata. Tornava tardi da lavoro e due individui l’hanno assalita. Le statistiche dicono che i reati sono in calo? Non ci credo mica. Io non mi sento sicura e vorrei che il prossimo sindaco agisse per aiutarci”.
L’idea di Damilano è di istituire polizie di quartiere, che possano effettuare un controllo mirato sul territorio. A ciò si aggiungono idee come telecamere, denuncia dei reati e via dicendo. Con la convinzione che sarà sufficiente, se visto assieme alle politiche contro la povertà.
Il turismo per ripartire
In un mondo che si è fermato per colpa della pandemia, l’impossibilità di viaggiare è stata una delle ferite più dure da sanare. L’impatto della perdita del turismo ha colpito duramente tutti i settori collegati, dalla ristorazione alla cultura. Ecco perché sono necessari importanti investimenti per ripartire.
Olindo, titolare di un ristorante vicino a via Po, dice di aver perso una fortuna per colpa del Covid-19. “Il governo ci ha costretto a chiudere quando si poteva tenere aperto. Siamo a un passo dalla rovina, speriamo che non arrivino altre chiusure. La gestione Appendino è stata rovinosa dal punto di vista del turismo, ha portato solo le ATP Finals. Vorrei che Damilano investisse nel settore per aiutarci”.
Damilano vuole costruire una Torino attrattiva dal punto di vista del turismo, mediante investimenti che la rendano nota a livello internazionale. Si vuole valorizzare le peculiarità del territorio, costruendo dei percorsi culturali che possano essere appetibili per il turismo europeo e mondiale.
L’intervista al candidato sindaco Damilano
Dopo aver raccolto le testimonianze dei cittadini, abbiamo deciso di rivolgere direttamente al candidato sindaco del centrodestra la fatidica domanda: perché i cittadini torinese dovrebbero sceglierti come sindaco?
“Queste non sono elezioni normali, di quelle che si tengono ogni 5 anni, ma lo spartiacque da cui passa il futuro della città per i prossimi 25. Torino sta oggi davanti a un bivio: rinascere, o arrendersi definitivamente al declino. Ebbene, noi rifiutiamo radicalmente di arrenderci al declino. È un’occasione storica che abbiamo ora, anche grazie ai fondi che arriveranno, e che non si ripresenterà più. Da sindaco sarò il garante che ogni euro che arriverà generi posti di lavoro qui, a Torino.
Paolo Damilano
Oltre al lavoro, la casa e la sicurezza saranno i pilastri della nostra visione di città. Nessuno deve essere più lasciato indietro a Torino, nessuno deve essere più abbandonato, nessuno deve più avere paura di girare per strada, perfino al pomeriggio, in nessun quartiere o borgo della nostra città. Tutto questo implica un cambiamento radicale: Torino e i torinesi prima degli apparati e delle logiche di potere. E il cambiamento lo incarniamo solo noi. Anche per questo, soprattutto per questo, è molto importante andare tutti a votare il 3 e il 4 ottobre, perché siamo a pochi metri dal fare qualcosa di storico”.