Quando i vincitori cominciano la fase di declino, è brutto infierire. Però se i vincitori si affidano ad una figura di scarso livello per gestire la propria rovina, allora diventa difficile non sorridere di fronte ad atteggiamenti patetici ed infantili. Perfettamente in linea con il personaggio scelto per metter fine all’agonia. L’agonia dei pentapoltronati, in questo caso. Che, grazie a Beppe Grillo ed ai problemi giudiziari del figlio, sono stati affidati alle poco intelligenti cure di Giuseppe Conte. Miracolato e spocchioso.
Così l’ex presidente del consiglio si è trasformato nel traghettatore dei resti dei pentapoltronati verso il porto del Pd. E non ha capito, Conte, che il Pd fagociterà gli elettori ex grillini ed abbandonerà al loro destino i dirigenti incapaci di un movimento ormai irrilevante. Lo si è visto con le nomine Rai. Il direttore del Tg1, in quota 5 Poltrone, è stato lasciato a casa e sostituito da Monica Maggioni, nemica di Conte & C. La Lega perde Bulbarelli ma si tiene Sangiuliano alla direzione del Tg2: situazione paradossale poiché Sangiuliano è sempre stato sicuramente più vicino alla destra missina e post missina che alla Lega, ma il manuale della spartizione presenta alcune lacune.
Questa volta, comunque, Fdi non deve lamentarsi poiché piazza Paolo Petrecca alla direzione di Rainews. Ci sarà da divertirsi perché l’immagine di Rainews24 è legata ai conduttori che, ogni mattina, si dilettano con la rassegna stampa caratterizzata dal mai nascosto disprezzo sia per i media che non sono asserviti al pensiero unico obbligatorio sia per le notizie che riguardano il centrodestra. Si può scommettere su improvvise giravolte dei conduttori o sull’incapacità del nuovo direttore di cambiare il posizionamento della rete.
Nel frattempo il povero Conte ha dichiarato che non manderà più le sue truppe a farsi intervistare in Rai. Considerando la qualità degli interventi non sarà un dramma. E poi l’ex avvocato degli italiani può sempre contare su Urbano Cairo e La 7. Dove conduttori e conduttrici possono sfogare odio, repressione, invidia. Dove possono invitare solo amici ed affettuose amicizie, dove possono insultare gli avversari definendo “odiatori” coloro che non possono difendersi mentre loro, i seminatori di odio e di insulti, sono i buoni.
Le truppe di Conte insieme a Gruber, Scanzi, Murgia, Saviano: che spettacolo! Tutti insieme appassionatamente sino alla definitiva scomparsa dei pentapoltronati dentro al PD.