La Cina ribadisce, in ogni occasione, la sua strategia di non ingerenza nelle vicende degli altri Paesi. In particolare per quanto riguarda l’Africa, dove le iniziative di Pechino sono particolarmente numerose e dove gli interventi economici e finanziari sono finalizzati alla creazione di un retroterra utile allo sviluppo cinese. Cibo e risorse minerarie, innanzitutto.
Però la situazione in Africa non è per nulla facile. Tra storiche rivalità tra tribù – che solo una decolonizzazione idiota sulla base di Stati artificiali creati dai colonialisti ha obbligato a far parte del medesimo Paese – e la strategia della tensione portata avanti dagli Usa attraverso le varie formazioni jihadiste, le guerriglie ad intensità variabile condizionano quasi l’intero Continente Nero. Così la Francia di Macron ha dovuto incassare sconfitte a ripetizione ed è stata costretta ad abbandonare alcuni territori. Mettendo a rischio la sopravvivenza del Franco Cfa che ha garantito sino ad ora introiti fondamentali per l’economia di Parigi.
La Russia, che non ha rinunciato all’espansione in Africa nonostante la difficile situazione in Ucraina, sta utilizzando i mercenari di Wagner, che altro non sono se non la risposta ai contractor statunitensi. Ma in questo scenario complesso si inizia a delineare il progetto cinese di crearsi una forza militare autonoma. Una Wagner che risponda a Pechino, insomma. In questo modo gli interessi cinesi verrebbero tutelati senza bisogno di cambiare, ufficialmente, la dottrina della non ingerenza. Perché le bande jihadiste diventano sempre più pericolose ed invadenti. Senza dimenticare che – come si è visto nelle scorse settimane in Burkina Faso – i colpi di stato militari non sono un retaggio del passato.
Dunque meglio essere pronti ad intervenire con un gruppo di mercenari fedeli per appoggiare golpisti “alleati” o per difendere i governanti “amici” dai tentativi di rovesciamento organizzati dagli avversari al servizio di altri Paesi.
Senza trascurare l’importanza di disporre di un esercito – anche se non ufficiale – che si abitui a combattere davvero e non soltanto attraverso simulazioni ed esercitazioni. Anche in vista di uno scontro con Taiwan. Prove di guerriglia, opportunità di testare armi di ogni tipo. La guerra di Biden e Zelensky ha scoperchiato il Vaso di Pandora e adesso tutti pensano a come prepararsi a nuovi conflitti.