Al Salone internazionale del Libro di Torino, che si svolge presso Lingotto Fiere fino a lunedì prossimo 23 maggio, sarà possibile trovare anche l’attesissimo terzo capitolo della saga delle Stelle Danzanti di Gabriele Marconi. Basterà recarsi allo stand di Castelvecchi editore, padiglione 3, spazio Q115.
Lo scrittore, giornalista, musicista e poeta romano ha impiegato ben nove anni per portare a termine “Eden in fiamme”, il seguito di “Fino alla tua Bellezza” uscito per il medesimo editore nel 2013.
La vicenda è ambientata nel corso della Seconda Guerra Mondiale.
Tre amici romani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 scelgono di arruolarsi, come centinaia di migliaia di loro coetanei, nel neonato esercito della Repubblica Sociale Italiana. La loro storia è alternata dalla voce di Giulio, il protagonista di “Le stelle danzanti” e di “Fino alla tua bellezza”, che, ormai ottantenne, racconta la sua esperienza alla ragazza di suo nipote Giaco che deve stendere una relazione per la scuola.
Siamo nel 1979, nel bel mezzo degli anni in cu il potere si reggeva sulle violenze scatenate fra gli “opposti estremismi” che insanguinavano le piazze di tutta Italia. Così il racconto di Giulio diventa un romanzo con protagonista suo figlio Junio, il padre di Giaco, morto qualche tempo prima. Junio e i suoi amici vengono presentati nei mesi fatali che li portano dalla Scuola allievi ufficiali della Guardia Nazionale Repubblicana al Reggimento Folgore, fino all’epilogo sul confine orientale, in Venezia Giulia, dove devono fronteggiare il IX Korpus titino per salvare due ragazze italiane. La storia si concluderà nella Venezia occupata dagli Alleati, quasi a chiudere un cerchio che proprio in quelle terre aveva avuto inizio.
Questa narrazione si alterna al “presente” del 1979, con Giulio che spiega le sue scelte ai due ragazzi immersi a loro volta nella tempesta degli Anni di Piombo.
Con “Eden in fiamme” Gabriele Marconi affronta la “scelta d’amore” di quei ragazzi che, cresciuti nel mito della Patria e del coraggio, videro nell’Armistizio con gli angloamericani un tradimento inconcepibile della parola data e precipitarono loro malgrado negli orrori fratricidi della Guerra Civile, finendo per «scannarsi con altri italiani» ma sognando fino all’ultimo di fare la propria parte in nome della fedeltà alla parola data.
Vengono in mente altri romanzi ai quali Eden in Fiamme può essere accostato, dal celebrato “A cercar la bella morte” di Carlo Mazzantini, all’ingiustamente sconosciuto ”Un banco di nebbia” di Giorgio Soavi, ai più recenti “Fascista da Morire” di Mario Bernardi Guardi e “L’ultima raffica” di Antonio Guerin; libro tutt’altro che imprescindibile, quest’ultimo, non fosse che la vicenda romanzata si basa su un’esperienza fatta in prima persona.
Ma tornando a Eden, conveniamo che il romanzo di Marconi è qualcosa di più. Intanto è il compimento di una “saga” che racconta le vicende del protagonista dalla Grande Guerra alla fine degli anni Settanta. Una saga che, in qualche modo, comprende anche “Io non scordo” del 1999, prima esperienza narrativa dell’autore, di cui i tre romanzi successivi rappresentano una sorta di prequel. Un racconto che piacque molto anche a Gianpaolo Pansa, che proprio in quegl’anni si apprestava a pubblicare il suo fortunatissimo “Il sangue dei Vinti”.
Insomma, Marconi ha dedicato oltre vent’anni della sua vita per mettere insieme le vicende dei suoi personaggi; e oggi ce le offre finalmente nella loro interezza. Vale pertanto la pena di farci prendere per mano da lui affinché ci conduca in questa rivisitazione del Novecento, tra le sue luci e le sue ombre.