Solo nel 2008, un’indagine della Società Italiana di Pediatria ha mostrato quanto sia alta la diffusione di alcol e droga tra i giovani. Su un campione di 1200 adolescenti tra i 12 e i 14 anni è emerso che il 41% aveva fatto uso di marijuana, oltre 1 su 10 si era ubriacato più volte in un anno, e un’alta percentuale consumava birra, vino e superalcolici. I dati sono sconcertanti. Cerchiamo quindi di capire perché questo accade e quali sono gli effetti delle droghe sul sistema nervoso.
Il cervello: la principale vittima di droghe e alcol
Il cervello completa il proprio sviluppo intorno ai 20-21 anni. Questo fa sì che l’abuso di alcol e droghe precoce impatti gravemente su di esso, causando danni irreversibili. Grazie agli sviluppi della scienza e della medicina, oggi possiamo sapere con maggiore certezza di che tipo di danni si tratta e quanto sono pesanti le conseguenze che ne derivano.
Le vittime principali sono i neurotrasmettitori: sostanze che permettono al nostro sistema cerebrale di funzionare correttamente, pensiamo alla dopamina, alla serotonina e all’endorfina. La prima riguarda la sfera motivazionale e del piacere, la seconda agisce nell’ambito relazionale, umore e innamoramento e la terza fa riferimento in particolare al mondo dello sport.
L’azione delle droghe
Perché le droghe sono così attraenti (non solo, ma) soprattutto per i giovani? Innanzitutto, possiamo dire che, nel corso di sviluppo del cervello, la prima area a formarsi è quella relativa al piacere, legata per esempio alla fame, al sesso, al sonno. Solo in seguito si sviluppano le aree che regolano più razionalmente il nostro agire e reagire di fronte agli stimoli esterni. Motivo per cui l’attrazione verso il proibito e l’ottenimento facile del piacere fa più facilmente presa, senza troppi ostacoli.
Le droghe, infatti, hanno il potere di dare piacere in un primo momento, che però presto si trasforma in dipendenza e malessere. L’uso di cocaina, per esempio, modifica la corteccia prefrontale, quindi l’area che controlla il comportamento e le capacità decisionale fino a provocare crisi e sofferenza associabili a quelle della schizofrenia paranoide. L’azione delle droghe è molto subdola, poiché quel breve piacere costa solchi nel cervello paragonabili a quelli degli anziani, fino a portare a demenza precoce e Alzheimer.
La vulnerabilità del singolo di fronte al gruppo
È importante introdurre un concetto importante che è quello del sé sociale: ovvero il senso della propria identità e del proprio ruolo, cioè la posizione che ognuno di noi ha all’interno della società. Come dice il titolo del famoso romanzo “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello, ognuno di noi è composto da più sé, ma un peso importante è quello del nostro essere in società. Il sociologo americano Charles Horton Cooley nel 1902 ha coniato l’espressione di sé riflesso. Spesso ci riconosciamo attraverso gli altri, alla visione che le persone hanno di noi.

Subentra quel desiderio di volersi conformare (o completamente dissociare nel caso quell’immagine sia fonte di esclusione) a quella rappresentazione. Proprio perché l’approvazione altrui è il motore dell’autostima e della motivazione. Ed è spesso questo il meccanismo che si innesca nei giovani. Pur di non essere esclusi o isolati cercano l’approvazione del cosiddetto gruppo di riferimento conformandosi a quelli che sono i criteri di appartenenza ad esso. E quindi se drogarsi e bere è considerato cool allora il giovane sarà maggiormente spinto a farlo.
Il gioco delle colpe serve davvero?
È evidente che la questione dell’uso e degli effetti delle droghe sul sistema nervoso sia ampia e complessa. Non è sufficiente parlare di giovani irresponsabili o genitori disattenti. In gioco c’è molto di più. Si tratta di un problema molto più grande, che racchiude in sé aspetti individuali e collettivi, in cui il gioco delle colpe non porterebbe a nessun risultato.
È importante prendere coscienza di questa realtà e dei rischi che comporta. Cercando il più possibile di mettersi in ascolto, non solo delle parole, ma in particolare dei silenzi di chi ci sta intorno. Sicuramente la sensibilizzazione al tema delle droghe e dell’alcol può essere un passo importante nella lotta contro la loro diffusione.