A Natale puoi… Questo jingle ed altri risuonano, ormai ossessivi, dalle pubblicità. E cominciano anche a sentirsi per le vie…
È Natale! È Natale! e, nello spirito natalizio, ci sentiamo sempre tutti più buoni…. Già, lo spirito (volutamente con la minuscola) natalizio. Che è determinato dalla Coca Cola, da Bauli e simili… La Chiesa, le chiese, o ciò che ne resta, non hanno con questo periodo più nulla a che spartire… Forse qualche francescano farà ancora il presepio, per abitudine. Ma molti eviteranno. Per non offendere…gli altri. Che, per altro, mai si sono offesi. I musulmani, quelli veri, celebrano le loro feste. E rispettano quelle altrui. Poi ci sono i fanatici, certo. Ma non solo tra di loro. Anzi… Gli “inviti” minacciosi a non partecipare a pranzi natalizi di famiglia, ad escludere i non vaccinati, a isolarli e isolarsi non vengono certo dagli ulema. Vengono da uomini di (sic!) scienza. Con la benedizione di chi, ormai, a San Pietro, ex cathedra, adora il Divino Vaccino. E si inginocchia di fronte ai grandi della finanza. Sono loro il nuovo Bambin Gesù, evidentemente…
Beh, avrete ormai capito che questo non è un articoletto natalizio. Trasudante buoni sentimenti e ipocrisia. È, invece, dedicato, o meglio ispirato ad un autore, notoriamente, cattivo. William Hazlitt. Tanto cattivo, pensate un po’, da scrivere un saggio intitolato “Il piacere dell’odio”.
Hazlitt era figlio di un pastore protestante. E avrebbe dovuto seguire le orme paterne. Ma cambiò idea. E fece altro. Fu pittore, come suo fratello John, ma più che altro per sbarcare il lunario. Fu filosofo, con grande passione, anche se non produsse, in tale campo, nulla di memorabile. Fu polemista politico. Virulento e rabido. Schierato coi Wighs. Ma ben poco indulgente nei confronti delle derive del capitalismo liberale. E lungimirante sulle sue, future, aberrazioni. Memorabili le sue critiche a quel demente criminale che fu Malthus. Proprio quello che piace tanto a Bill Gates, Klaus Schwab e altri benefattori che oggi tanto si adoperano per il nostro benessere e la nostra felicità…
Ma soprattutto Hazlitt fu saggista e critico. Il più grande in lingua inglese, insieme a Samuel Johnson. Rivoluzionò gli studi su Shakespeare e sul teatro. Scrisse pagine memorabili sulla poesia. E acute analisi dei costumi e della morale.
Tuttavia, oggi, è ben poco citato. E ancor meno amato. Perché era…cattivo.
Tanto cattivo da tessere l’elogio dell’odio.
Che è un sentimento importante. Possente. Paragonabile solo all’amore. Di cui rappresenta, a ben vedere, l’altro volto. L’altra polarità della vita, che è sempre lotta fra tenebra e luce. Tra Caos e Cosmo. E l’uno non può esistere senza l’altro. Sono la sistole e la diastole dell’universo. Se vogliamo usare figure del mito, la Shakti. La sposa di Shiva. Che può essere Praavati la Madre di tutto. O Kali, l’oscura. La potenza distruttiva.
E quindi, se sei capace di amare davvero, allora sei anche capace di odiare. Con la stessa intensità. E come l’amore può portarti dolore, così, per paradosso, l’odio può rivelarsi ineffabile piacere. Entrambi, per altro, sono negati ai tiepidi. A coloro che non conoscono grandi passioni. Mediocri intellettualmente. Ed ancor più sul piano emozionale.
Avere qualcuno da amare, nella vita, è importante. Fondamentale. E non conta se questo amore ti dia dolore o felicità. Ti appaghi, corrisposto, o ti tormenti, infelice. Non conta essere riamati. Conta la potenza creatrice dell’amare. Dante ne è la dimostrazione.
Ma anche avere qualcuno da odiare davvero è importante. Difficile, però. Perché trovare qualcuno davvero degno di una passione intensa come l’odio è…merce rara. Un po’ come avere un nemico che meriti di essere considerato tale. E quel vecchio bastardo di John Stuart Mill ha scritto, su questo, una pagina splendida e feroce. In forma di preghiera.
Trovare qualcuno da odiare è arduo. O, per lo meno a me risulta difficile…
E dai, dirà qualcuno (o , più facilmente, qualcuna) non fare il Santo…di gente che odii ve n’è a bizzeffe…
E invece no. Non è così. E non sto facendo il Santo. Al contrario….il mio potenziale di odio è immenso, soprattutto ora. Ma non trovo su chi riversarlo in tutta la sua forza.
Datemi un obiettivo e vedrete.
Ma chi? Chi odiare?
I mediocri e vili politicanti, maggioranza e opposizione senza distinguo, che si sono venduti anima e corpo per un piatto di lenticchie.? Il Grande Leader o la Mummia che servono i loro padroni di Wall Street e Big Pharma? Sinceramente per loro provo solo ribrezzo e disgusto… Viscidi nani, privi di un minimo di grandezza….
I padroni del mondo? finanzieri che si credono Dio, e che pensano di poter determinare vita e morte di interi popoli? Moriranno anche loro, prima o poi… e vista l’età media… E allora vorrei vedere il terrore del nulla nei loro occhi. Perché nulla credono. Nulla sono. E al nulla sono destinati. O peggio. Ma non riesco ad odiarli. Non riesco a ritenerli degni di un autentico sentimento. Solo del mio ribrezzo.
E taccio sui tanti che in questi tempi ho visto tradire se stessi. Svendere la propria dignità per una pizza. Per una vacanza a Dubai o altro luogo ameno… Per loro provo solo pena…
È Natale, è Natale si può odiare di più… Ma, purtroppo, manca la materia prima per alimentare l’odio. Mancano uomini veri. Anche in negativo.
E detto questo, vi porgo i miei migliori auguri per un felice Avvento.
E torno a leggere Hazlitt…