Elva è un paese piccino piccino in una vallata piemontese, in provincia di Cuneo. Il “villaggio di Asterix” l’aveva definito il Sole 24 Ore. Perché una frana aveva ostruito la strada, per nulla comoda, che percorre il vallone e raggiunge il villaggio.
I tempi dei politici, si sa, sono eterni e gli abitanti di Elva non potevano aspettare. E non avevano nessuna voglia di rassegnarsi ad un molto più lungo percorso alternativo.
Così, una notte, dopo aver evidentemente bevuto la pozione magica preparata dal druido, gli abitanti del villaggio avevano misteriosamente eliminato i grandi massi e riaperto la strada. Che la Provincia, mentre rifletteva sul da farsi, continuava a dichiarare chiusa vietando il traffico. Nella totale indifferenza di Asterix e Obelix che la utilizzavano ugualmente.
Il tre giugno – racconta Mariano Allocco, dell’associazione Alte Terre, è scesa un’altra frana e la strada del vallone di Elva è di nuovo ostruita. Frana attesa perché scesa in luogo da tempo segnalato.
Come al solito sono subito partite lettere, si è manifestato l’interessamento di tutto l’apparato, di tutti, la Provincia è stata allertata, il prefetto avvisato. Ma, prosegue Allocco, tutto è rimasto fermo lungo le strade del sistema.
Peccato che ora si debba salire agli alpeggi, le alternative sono improbabili e la comunità elvese non può stare isolata dal mondo. O forse sì, dal momento che un quotidiano del gruppo De Benedetti ha accusato il villaggio di Asterix di essere colpevole per aver fatto pressioni, nei tempi lontani, per avere questa strada.
Insomma, se si fossero rassegnati alla mancanza di strade, non ci sarebbero state le frane a bloccarle. Non fa un plissé.
I tempi dell’apparato pubblico, però, secondo Allocco non sono compatibili con le necessità del luogo, ad esempio Obelix quando deve andare da Falpalà non può aspettare e allora si passa alle vie brevi.
Era già successo e ora è nuovamente capitato, incorreggibile questo Obelix.
La pozione, davvero esplosiva, è stata distribuita e ora buona parte di quei massi non c’è più, spariti, e dire che non erano proprio sassolini.
Dum provinciae consulitur.. E allora, dopo l’intevento miracoloso, anche la Provincia si è mossa e, senza pozione, ha ultimato il lavoro, sistemando la strada che non poteva essere sistemata. I montanari hanno ringraziato e il calderone per la pozione è stato riposto in soffitta.
Il vero problema è che Elva vuol continuare ad esistere. Non vuol diventare un villaggio fantasma, abbandonato per mancanza di collegamenti. Ma non si può sempre sperare in Asterix, Obelix e la pozione magica del druido Panoramix.