Qualcuno, probabilmente, aveva sperato che l’assemblea dei delegati non approvasse il Bilancio consuntivo 2020 dell’Enasarco. In modo da far commissariare l’ente previdenziale per la felicità di chi vuol mettere le mani, e gli artigli, sul patrimonio degli agenti di commercio. Invece Antonello Marzolla, presidente della Fondazione Enasarco, ha chiarito subito che il Consiglio di amministrazione è regolarmente in carica e, dunque, la proposta di bilancio era assolutamente regolare e poteva essere votata. Un voto che si è concluso con l’approvazione.
Ora l’obiettivo di Marzolla è di impedire che le polemiche e le conseguenze giudiziarie si intromettano in una gestione destinata a tutelare gli agenti di commercio.
“L’agente deve essere sempre al centro dell’attenzione e dell’azione della Fondazione” con queste parole di indirizzo il Presidente della Fondazione Enasarco Antonello Marzolla ha quindi annunciato una serie di iniziative per dare seguito all’indirizzo politico, tra le quali:
1) La creazione di un sistema per cui sarà la stessa Fondazione ad avvertire gli iscritti quando matureranno o saranno prossimi alla maturazione di prestazioni previdenziali o assistenziali;
2) La previsione – in sinergia con le parti sociali – di incentivi per la formazione, digitalizzazione e ricerca di convenzioni che rafforzino lo svolgimento della professione al passo coi tempi;
3) Promozione di una forte azione per la riforma della professione anche sotto il profilo legislativo, e di contrasto dell’evasione contributiva attraverso l’e-commerce e i contratti simulati di procacciamento d’affari;
4) L’orientamento ad investimenti funzionali alla tutela del patrimonio previdenziale dell’ente e all’intermediazione commerciale e alla ripresa del sistema Paese.
Per quanto riguarda il bilancio, questi i dati più significativi
Il 2020 per la Fondazione Enasarco si chiude con un avanzo economico pari a € 50 MLN, in diminuzione, rispetto al 2019, come previsto in base al documento di budget assestato per l’esercizio 2020. L’avanzo del 2020 è già diminuito di € 2 MLN che costituiscono la somma destinata preventivamente al Fondo Firr, il trattamento di fine rapporto degli iscritti.
Nonostante gli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria da Covid-19, con un flusso contributivo che diminuisce rispetto al 2019 e che peggiora il saldo previdenza ed il saldo assistenza, non si sono generati disavanzi di gestione. La gestione istituzionale consolida un risultato positivo di € 114 MLN, a fronte degli € 188 MLN del 2019 e di quello del bilancio tecnico 2017 previsto in € +261 MLN.
Il patrimonio complessivo della Fondazione cresce e raggiunge quota € 7,984 MLD, di cui € 5,246 MLD costituiscono il patrimonio della previdenza, pari a 5,18 volte il valore delle pensioni in essere ed € 2,438 milioni il patrimonio del FIRR, il trattamento di fine rapporto degli agenti.
L’avanzo operativo di gestione (differenza tra il saldo della gestione istituzionale e le spese di funzionamento) al lordo di accantonamenti e svalutazioni, ammonta ad € 75 MLN, contro gli € 148 MLN del 2019, con un calo che è diretta conseguenza della riduzione dei contributi e della crisi economica generata all’emergenza sanitaria.
Sul fronte delle spese generali, diminuiscono i costi sostenuti rispetto al precedente esercizio, con un risparmio di circa € 1,2 MLN.
Le prestazioni assistenziali ammontano complessivamente ad € 14,3 MLN. Nel mese di marzo 2020, considerati gli effetti delle misure di contenimento della pandemia, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una modifica del quadro delle prestazioni assistenziali ritenendo opportuno destinare alla voce “erogazioni straordinarie per gli iscritti” un importo pari ad € 8,4 MLN, attraverso la sospensione di alcune prestazioni contenute nel programma 2020, indirizzando le relative risorse a sostegno degli iscritti in stato di grave bisogno economico a causa dell’epidemia da Covid-19.
Nel corso del 2020, sono stati realizzati proventi finanziari per un ammontare di oltre € 101,1 MLN, inferiore di circa il 35% rispetto al 2019. Calo causato, oltre che dal ridotto flusso cedolare da parte dei gestori che costituiscono il portafoglio, a causa dell’impatto della crisi da Covid-19, anche dalla razionalizzazione del portafoglio per il raggiungimento di una migliore efficienza fiscale del comparto.
Il saldo finanziario totale è pari ad euro 81 MLN, contro € 181 MLN del 2019. Il patrimonio liquido è passato dal +5% del 2011 al +50% del 2020, mentre il valore complessivo del patrimonio della Fondazione espresso al fair value è cresciuto di oltre il 24% rispetto al 2012.
Il rendimento lordo del patrimonio finanziario, nel 2020, è stato del 1,7 %. Nel corso del 2020, la Fondazione ha proseguito con le attività di investimento in strumenti finanziari liquidi e a basso costo gestionale, con profilo di rischio/rendimento allineati all’asset allocation strategica che il Consiglio di Amministrazione ha approvato.
6 commenti
Ok, tutto bello fa piacere, però io auspico che che il nuovo CdA si dedichi alla sostanza!
Tipo aiuti ad agenti fortemente danneggiati dalla pandemia!?;
Assistenza sanitaria decorosa!?;
Allineare età pensionistica a quella inps!)?
Correggere i calcoli pensionistici che come è successo a me, versando di più in termini di tempo (anni) ma purtroppo meno in termini di contribuzione causa mandante che ha omesso di versarli ora fallita, mi ritrovo a percepire 150 in meno rispetto a 5 anni fa,
Pensate che beffa!!!!
Ho ricevuto un cazzotto allo stomaco…
Saluti
Ma le pensioni non crescono mai?
Come agente di commercio con figlia neodiplomata l’anno scorso avevo diritto ad una borsa di studio per lei di circa 500 euro. Causa covid Enasarco ha cancellato tutti questi aiuti per concentrare il budget su aiuti agli agenti. Mi hanno rinnovato per tre volte la mia richiesta dei 1000 euro per ridotto fatturato e adesso mi hanno cancellato per fine fondi. Almeno mi diano quelli per mia figlia!
Enasarco ha portato il reddito da 70 mila €. 30 mila €. il tetto massimo per percepire il contributo per figli disabili al 100% capisco una diminuzione ma cosi………
Un plauso alle informazioni che finalmente arrivano in maniera più chiara e puntuale.
I propositi positivi ci sono tutti ovviamente ora auspico si proceda anche all’attuazione dei medesimi.
Appoggio il suggerimento del sig. Antonio che chiede adeguamento all’età pensionistica a quella INPS.
Non dimentichiamo che in alcuni casi i versamenti sono anche maggiori rispetto a ciò che spetta all’INPS.
Mi sembra quindi congruo che l’agente ne possa beneficiare prima dei 67 anni.
Sappiamo bene che molti agenti dopo la pensione INPS continuano a esercitare la professione come “consulenti” perché magari solo di INPS si fatica a vivere.
Questa pratica, a volte necessaria, ritarda altresì entrata nel settore di nuove leve complicando maggiormente il reperimento di nuovi fondi.
Oppure si potrebbe prendere in considerazione di ricevere almeno il 50% del FIRR spettante a fine mandato per dar modo che dopo una vita di lavoro, chi crede, si possa togliere qualche soddisfazione od aiutare figlia/o nel proprio cammino di studi o di vita.
Buona vita a tutti.
BUON GIORNO DIRETTORE
PRIMA DEL 2° PUNTATA DEL COVIT, AVEVO RICHIESTO PER AVERE UN AIUTO PER IL FIRR, MI ERA STATO DETTO CHE ERA TUTTO SOSPESO,ADESSO E’ CAMBIATO !,
GRAZIE
ROBERTO